venerdì, 29 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteAmbiente: 2,5 mld per tutelare abitat a rischio in regione




Ambiente: 2,5 mld per tutelare abitat a rischio in regione

Tre progetti regionali per la
tutela di habitat naturali a rischio in Emilia-Romagna
riceveranno un finanziamento di 2,550 miliardi dalla Comunita’
europea.
Il contributo e’ stato assegnato dalla Commissione Europea
(direzione Ambiente) per la realizzazione di azioni a tutela del
lupo sull’ Appennino emiliano, per la riqualificazione
ambientale e funzionale delle saline di Comacchio e per la
conservazione delle specie di pipistrelli che popolano le grotte
di Onferno, a Gemmano (Rimini). I progetti sono stati presentati
dalla Regione Emilia-Romagna nel settembre scorso, nel quadro
del programma comunitario Life-Natura.


Il sostegno finanziario complessivo concesso dalla Comunita’
Europea e’ a fronte di un costo totale di oltre 6 miliardi. La
Regione si impegnera’ per oltre 2,800 miliardi nella
realizzazione degli interventi, mentre i partner dei progetti (i
parchi e le riserve naturali coinvolte) copriranno gli ulteriori
costi.
Il progetto ”Conservazione dei chirotteri e loro ambienti di
foraggiamento nella Riserva naturale orientata di Onferno nel
sito Sic (Sito di Importanza Comunitaria) omonimo” ha l’
obiettivo di rinforzare l’ azione di tutela e conservazione
delle numerose specie di pipistrelli che gia’ popolano le grotte
ed i boschi della riserva, situata nell’ entroterra riminese
della Valle del Conca. Le azioni previste comprendono sia l’
acquisto di terreni marginali della riserva da mantenere a
pascolo, che il miglioramento della vegetazione dei prati e
boschi e il ripristino di pozze, che rappresentano gli ambienti
utilizzati dai pipistrelli per l’ abbeverata e l’ alimentazione.
Si avviera’ anche una parallela attivita’ di informazione e
sensibilizzazione per orientare il pubblico a comportamenti che
contribuiscano al mantenimento della presenza di queste specie
protette di mammiferi. Il progetto, avviato in questi giorni, ha
una durata di tre anni e un costo di circa un miliardo 127
milioni, finanziato per il 45% dalla Comunita’ Europea.
L’ abbandono della produzione di sale, avvenuta nel 1984,
rischia di compromettere la diversita’ biologica ed ecologica
delle saline di Comacchio, che si trovano al centro di un’
importante area naturalistica per la nidificazione e lo
svernamento di numerose specie di uccelli e per la vegetazione
legata alle acque salate che vi e’ ospitata. Il progetto
”Ripristino ecologico e conservazione degli habitat nella
salina del Sic (Sito di importanza comunitaria) Valli di
Comacchio”, realizzato in collaborazione con il Parco regionale
del Delta del Po, ha l’ obiettivo di realizzare un primo
intervento di rimessa in funzione del sistema di governo della
circolazione idrica nell’ area per mantenerne le diversita’ e di
ripristinare, in una sua piccola porzione, una ridotta
produzione di sale, a titolo dimostrativo. Altro obiettivo e’ l’
apertura dell’ area ad una fruizione controllata, ora impedita,
realizzando un percorso di visita ed un centro operativo
attrezzato ove saranno proposte al pubblico le attivita’ di
ricerca e monitoraggio avviate nell’ area. Il progetto, avviato
in questi giorni, ha una durata di quattro anni e un costo di
circa 3,092 miliardi, finanziato per il 40% dalla Comunita’
Europea.
Il Progetto ”Azioni di conservazione del lupo in 10 siti Sic
di tre parchi della Regione Emilia-Romagna”, realizzato in
collaborazione con i parchi regionali dell’ Alto Appennino
Reggiano (del Gigante), dell’ Alto Appennino Modenese (Frignano)
e dell’ Alta Val Parma e Cedra (100 laghi), ha l’ obiettivo di
conservare la presenza di una accertata popolazione di lupo
appenninico su un’ ampia area dell’ Appennino emiliano, nelle
province di Modena, Parma e Reggio Emilia. Sorveglianza per
combattere il bracconaggio nei parchi, indagini sulla reale
consistenza della popolazione di lupo e delle sue prede
selvatiche (cinghiali, caprioli, cervi ecc.), interventi a
difesa del bestiame al pascolo da possibili assalti dei
predatori per contenere il conflitto con l’ attivita’ umana
della pastorizia, sensibilizzazione dei cittadini sull’
importanza della tutela della specie: e’ questa la strategia che
verra’ messa in atto in modo unitario nei tre parchi coinvolti.
Il progetto ”lupo” prosegue e estende a due parchi regionali
confinanti un’ esperienza gia’ avviata tra il ’96 e il ’98 nel
solo Parco Del Gigante, esperienza che ha gia’ prodotto
conoscenze sulla specie e le sue abitudini. Il progetto, avviato
in questi giorni, ha una durata di tre anni e un costo di circa
un miliardo 807 milioni, finanziato per il 45% dalla Comunita’
Europea.
I tre progetti regionali fanno parte del programma
Life-Natura, lo strumento finanziario della Comunita’ Europea
che da’ attuazione alla Direttiva CE 92/43 Habitat. Gli
obiettivi sono la conservazione di habitat e di specie di
particolare importanza, in quanto rari, rappresentativi,
particolarmente fragili o a rischio, presenti nel territorio
dell’ Unione Europea. Le proposte di progetto possono
coinvolgere solo le aree gia’ segnalate alla Comunita’ dagli
stati membri (Siti di Importanza Comunitaria – Sic) per entrare
a far parte della rete europea Natura 2000. Nel 2001 la
Commissione Europea ha concesso sostegno finanziario a 94
progetti presentati dai paesi dell’ Unione, di cui 21 in Italia.
(ANSA).
















Ultime notizie