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Oggi addio alla lira, da domani solo euro

Dopo 54 anni di ‘onorato servizio’ come moneta della Repubblica -il suo corso legale è infatti iniziato il 21 dicembre 1946- dalla mezzanotte di oggi, la lira non sarà più la moneta degli italiani.
Cinquantaquattro anni, vissuti fra alti e bassi, a volte ‘pericolosamente’. Prorogato al 30 giugno il termine per il cambio della lira agli sportelli di banche e posta.

Il sistema bancario italiano ha già ritirato dalla circolazione 112.000 miliardi di lire. Lo ha ricordato il presidente dell’Abi Maurizio Sella, che si è soffermato anche sullo sforzo che gli istituti di credito faranno in favore dei cittadini, prolungando al 30 giugno la possibilità di cambio delle lire in euro agli sportelli. “Tutti i cittadini – ha detto Sella – che dovessero trovarsi ancora qualche lire in tasca o nel cappotto, potranno recarsi allo sportello sotto casa”. Anche Poste Italiane continuerà ad
effettuare gratuitamente il cambio delle lire in euro in tutti
suoi uffici postali fino al prossimo 30 giugno. Lo comunica una
nota della stessa spa guidata da Corrado Passera.
Poste Italiane annunciano inoltre che ”a partire da domani,
1 marzo, non sarà più possibile accettare bollettini di conto
corrente postale ‘bianchi’ (quelli da compilare interamente) con
l’indicazione della cifra in lire. Si continuerà ad accettare i
bollettini di conto corrente ‘precompilati’, anche con
indicazione delle cifra in lire; il pagamento dovrà ovviamente
essere effettuato con l’equivalente in euro”.
Per ciò che riguarda i francobolli con indicazione della
cifra solo in lire o con la doppia indicazione lira-euro,
continua la nota, ”potranno essere utilizzati per
l’affrancatura della corrispondenza senza limite temporale”.
Non è inoltre necessario -spiega ancora Poste Italiane-
presentarsi negli uffici postali per la conversione in euro dei
libretti postali o buoni fruttiferi postali: il saldo dei
libretti viene convertito infatti al primo prelievo o deposito,
anche dopo il 1 marzo. Capitale ed interessi maturati dei buoni
fruttiferi postali verranno comunque rimborsati in euro.
















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