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Crisi idrica in Appennino: un summit a Pavullo

Per fronteggiare la crisi idrica in Appennino la Provincia ha deciso un primo stanziamento straordinario di 55 mila euro. A questa somma si aggiungono i 45 mila euro stanziati dalla Regione, che saranno gestiti sempre dalla Provincia, in parte per sostenere i costi di rifornimento di acqua a Fanano tramite autobotti, in parte per finanziare gli interventi urgenti delle aziende Meta e Sat che ammontano a oltre 200 mila euro.


Per definire questi interventi, oggi si è svolto un summit nella sede della Comunità montana a Pavullo, al quale ha partecipato anche il presidente della Provincia di Modena Graziano Pattuzzi.

Tra gli interventi proposti dai tecnici di Meta nel corso dell’incontro figurano quelli per garantire i rifornimenti nell’area di Sestola, Montecreto e Fanano, tra cui la captazione di acqua dalla sorgente il Balzo in località Peschiera nel comune di Sestola, una tubazione per alimentare la zona di casa Marsiglio di Montecreto, nuovi raccordi e interconnessioni con l’impianto di potabilizzazione del Passo del Lupo a Sestola, l’utilizzo delle acque del Rio Ghiaie alle Polle di Riolunato che saranno raccolte negli invasi dei Lamaccioni ricorrendo anche alle condotte degli impianti di innevamento artificiale e una tubatura per captare acqua dalla sorgente “I Ghiacci” di Fanano che fornisce circa due litri di acqua al secondo.

Nella zona di Serramazzoni, Pavullo, Lama Mocogno, Serramazzoni e Polinago è previsto il potenziamento della raccolta di acqua dello Scoltenna fino ad arrivare a 20 litri al secondo e un intervento sull’acquedotto di Gaiato. A Montefiorino e Frassinoro si prevede di sfruttare, con una nuova tubatura, la sorgente in località Casa Geminiano per integrare l’acquedotto di Piandelagotti nel comune di Frassinoro, sarà allestita una nuova tubatura per fornire la zona di Arevecchie di Montefiorino.

Intanto la Provincia di Trento, rispondendo ad una richiesta della Provincia di Modena, ha messo a disposizione due potabilizzatori che saranno installati al lago della Ninfa e molto probabilmente, ma sono ancora in corso le verifiche tecniche, alle cascate del Doccione a Fanano.
















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