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Trekking in Appennino: le regole della sicurezza

Un’escursione in montagna è un ottimo modo per fare attività fisica e per conoscere la natura, ma attenti alla sicurezza e al rispetto delle regole contro gli incendi boschivi”. L’invito arriva dall’assessore provinciale al Turismo e allo sport Mario Lugli per ricordare che chiunque può praticare il trekking nei parchi modenesi a condizione di farlo seguendo le regole e rispettando la natura in modo da divertirsi senza disagi o spiacevoli sorprese.


“Ogni anno proprio in questo periodo – ricorda Lugli – giungono segnalazioni di incidenti e inconvenienti capitati a escursionisti che affrontano la montagna con troppa sufficienza. L’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche, inoltre, deve suggerire ulteriore cautela”.

E a questi rischi in questa estate torrida si aggiunge il pericolo degli incendi boschivi e quello dovuto alle temperature elevate che si sono registrate anche a quote elevate.

Si parte dall’equipaggiamento, che deve essere pratico e funzionale. E’ consigliato l’abbigliamento a strati che permette di tenere meglio sotto controllo la temperatura del corpo: è preferibile, infatti, indossare due maglie leggere piuttosto che una pesante. Indispensabile un cappellino per il sole e una giacca impermeabile comoda e che non ostacoli i movimenti. È utile portarsi nello zaino la borraccia per l’acqua, la cartina topografica dell’area, bussola, binocolo, una torcia elettrica, fiammiferi, un coltellino, un piccolo pronto soccorso, un sacchetto per riportare a valle i rifiuti, magari una tavoletta di cioccolato per le crisi energetiche. Lo zaino, meglio se con schienale regolabile e fascia imbottita in cintura, è preferibile a ogni altra borsa o sacco perché non sbilancia e non impegna le mani.

Le calzature sono un elemento fondamentale: in tela o in pelle, devono essere alte alla caviglia per evitare distorsioni e con una suola che garantisca l’aderenza su ogni tipo di terreno. Non ci si avventura in montagna in sandali e nemmeno con le scarpette da tennis.

Buona regola è quella di non inoltrarsi da soli in sentieri sconosciuti e non segnati. Lasciate l’indicazione della zona in cui si svolge l’escursione: può facilitare eventuali ricerche. Il comportamento dell’escursionista deve essere corretto e rispettoso degli altri e dell’ambiente. Nelle salite ripide, per esempio, non si devono provocare cadute di sassi e, se proprio non si riesce a evitare, occorre segnalarlo tempestivamente. Non si attraversano campi coltivati, non si raccolgono fiori e piante, bisogna richiudere i cancelli, non si devono spaventare gli animali al pascolo ed è meglio evitare di accendere fuochi per non innescare devastanti incendi boschivi.
















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