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Tumori: vaccino potrebbe evitare ricadute al fegato

Evitare la ricaduta del tumore al
fegato dopo l’intervento chirurgico e la chemioterapia grazie ad un vaccino protettivo. Questa la strada intrapresa da un gruppo di studiosi dell’istituto tumori di Milano diretti dall’ immunologo Giorgio Parmiani e da Vincenzo Mazzaferro che si sta dimostrando promettente nel proteggere i malati da recidive tumorali.

Gli studiosi, che hanno pubblicato le ricerche sulla rivista Clinical Cancer Research, hanno seguito un gruppo di 29 malati affetti da tumore del colon-retto, una malattia che provoca a volte metastasi al fegato. L’asportazione chirurgica del tumore diffuso al fegato, spiega Mazzaferro, rappresenta la chiave di volta dei trattamenti che permettono di ottenere alti tassi di guarigione, e l’associazione con la chemioterapia prima o dopo l’intervento chirurgico ha permesso di migliorare ulteriormente i risultati della sopravvivenza dei pazienti.

Tuttavia, nonostante queste cure, la percentuale di sopravvivenza ottenuta per i soggetti con metastasi al fegato non supera il 40-50% a distanza di 5 anni dall’intervento chirurgico. Per questo i ricercatori milanesi hanno pensato di intraprendere nuove strade per tentare di bloccare il ritorno della malattia attraverso la messa a punto di un vaccino personalizzato somministrato dopo l’intervento.

Il preparato si basa su speciali proteine (chiamate da shock termico o HSP) che vengono estratte dalle metastasi del fegato dello stesso malato. L’obiettivo di tale vaccinazione e’ generare nell’organismo dei pazienti una risposta immunologica che prevenga la recidiva del tumore.
Lo studio condotto dai ricercatori dell’Istituto tumori di Milano ha dimostrato che oltre la meta’ dei pazienti sottoposti alla vaccinazione ha sviluppato una reazione immunologica contro il tumore e a distanza di oltre due anni dalla vaccinazione i pazienti dimostratisi ”immuni” contro il proprio tumore sono vivi e in oltre la meta’ dei casi senza piu’ recidiva.

”Questo risultato e’ molto incoraggiante per una situazione clinica (quella delle metastasi al fegato) sino ad oggi mai curata con un approccio immunologico”, spiegano i ricercatori.
Inoltre il vaccino si e’ dimostrato privo di tossicita”’.
Le proteine HSP sono una sorta di ”carta d’identita”’ immunologica di ciascun tumore e hanno la caratteristica di legare gli antigeni di quel particolare tumore.

Lo studio si e’ avvalso della collaborazione con unþazienda farmaceutica italiana (la Sigma Tau) e una americana (Antigenics).
Il dati ottenuti dallo studio di Mazzaferro e Parmiani danno ulteriore forza agli studi presentati il mese scorso all’European Clinical Cancer Conference di Copenaghen da G. Maki del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York sui tumori del pancreas; in questo caso e’ stata effettuata lo stesso tipo di vaccinazione, praticata dopo l’asportazione chirurgica del tumore.
















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