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Il pronto soccorso salva la vita

Secondo un’elaborazione dell’ Ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna su dati raccolti da Istat, in Italia, nel 2000 il pronto soccorso ha effettuato 23.675.085 interventi, di cui il 77,2 per cento senza ricovero.

Le persone decedute sono state 23.001, pari allo 0,1 per cento del totale dei ricorsi, mentre il tasso di ricorso e’ stato di 409,9 interventi ogni 1.000 abitanti. In ambito regionale, il maggior numero di interventi e’ stato rilevato in Trentino-Alto Adige (529 interventi ogni 1.000 abitanti) seguito da Veneto (514,7), Umbria (444,1), Lazio (440,3) ed Emilia-Romagna (439,5).
All’ultimo posto troviamo la Valle d’Aosta (308,1), seguita da Basilicata (328,2), Sardegna (340,6) e Puglia (357,7). La regione che ha registrato la piu’ alta percentuale di non ricoverati e’ stata il Piemonte (87,0), seguita da Trentino-Alto Adige (85,7), Friuli-Venezia Giulia (83,7), Umbria (82,9) e Sardegna (82,3). La percentuale piu’ bassa va invece a Basilicata (57,1), Molise (60,7), Puglia (61,3), Abruzzo (62,4) e Calabria (68,8). L’Emilia-Romagna ha registrato una percentuale dell’81,0 per cento (77,2 per cento la media nazionale), contro una media del 77,3% nei cinque anni precedenti.

Tra le province dell’ Emilia-Romagna, e’ Bologna a registrare il piu’ alto tasso di ricorso al pronto soccorso, con 490,3 interventi ogni 1.000 abitanti. Seguono Modena (489,2), Reggio Emilia (475,5), Rimini (443,0), Ravenna (431,8), Ferrara (417,5), Forli’-Cesena (414,6), Piacenza (353,8) e Parma (306,5). La percentuale piu’ elevata di non ricoveri, sul totale degli interventi, va alla provincia di Reggio Emilia (89,0), davanti a Rimini (83,3), Bologna (81,2), Ravenna (80,5), Piacenza (79,8), Modena (79,4), Ferrara (79,2), Forli’-Cesena (77,1) e Parma (76,6).
















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