Continua a permanere il segno meno nei principali parametri delle imprese modenesi sino a 50 dipendenti monitorate dalla Cna di Modena. Una crisi che si è aggravata nel 2003 ma che, seppure in modo meno continuo, si prolunga da oramai un triennio.
In ogni caso la situazione migliora rispetto al secondo trimestre e, soprattutto, si manifestano segnali confortanti che arrivano dall’andamento degli ordinativi. Come accaduto nel secondo trimestre, il calo produttivo delle piccole imprese (-1,6%), continua ad essere peggiore rispetto a quello della grande industria, che nello stesso periodo ha rivisto il segno positivo (+0,2%). Una constatazione che conferma come le piccole imprese siano le prime a risentire della crisi e le ultime ad uscirne, in quanto segmento sul quale generalmente si scaricano le tensioni economiche. Una disamina analoga riguarda il fatturato, parametro che per le imprese sotto i 50 dipendenti.
Segnali positivi arrivano dagli ordinativi, sia da quelli provenienti dal mercato interno, sia da quelli esteri. In questo campo, infatti, le piccole industrie non stanno peggio delle altre, marcando un -0,4% sul fronte interno e un +6,7% su quello estero rispetto allo stesso periodo 2002.
Inoltre tende ad allargarsi il fronte temporale degli ordini: anche se nella stragrande maggioranza dei casi si continua al lavorare su prospettive a breve termine (15, 30 giorni), hanno ricominciato a far capolino ordinativi a 90 giorni. Questi venti di ripresa potranno essere più consistenti se allo sviluppo americano si accompagnerà una crescita del mercato europeo.
In sintesi, pur con qualche difficoltà in più rispetto al trimestre precedente, le piccole imprese modenesi continuano a tenersi a galla.
Da segnalare un generale aumento della fiducia manifestato da un pò tutti gli imprenditori intervistati, per una ripresa che, ancora una volta, pare innescarsi al traino dell’andamento dei mercati esteri.
