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Discarica di S.Damaso: nessun ricorso dalla Provincia

Sulla sentenza del Tar che ha bocciato il progetto di Meta spa per la discarica di via Scartazza a S.Damaso, la Provincia non ha presentato alcun ricorso al Consiglio di Stato, come sostenuto di recente sulla stampa da esponenti del comitato ‘Sos salviamo S.Damaso’.


L’ipotesi di un impianto per lo smaltimento delle ceneri dell’inceneritore di via Caruso a S.Damaso, sfruttando un’area di cava dimessa, è presente nel nuovo piano provinciale dei rifiuti come sito ritenuto idoneo a ricevere scorie inerti e a basso impatto ambientale provenienti dall’inceneritore, in vista della chiusura della discarica di via Caruso per il passaggio dell’Alta capacità ferroviaria.

Il piano non è ancora stato approvato in via definitiva, ma è stato solamente adottato dal Consiglio provinciale nel marzo scorso in attesa di raccogliere tutte le eventuali osservazioni da parte di enti e associazioni.
Osservazioni che è possibile presentare entro il 26 luglio al servizio di Pianificazione ambientale della Provincia di Modena, via Barozzi 340.
Il piano è consultabile nel sito Provincia di Modena.

Il documento stabilisce gli scenari sullo smaltimento dei rifiuti nei prossimi anni ponendo come obiettivo strategico il raggiungimento del 55 per cento entro il 2005 per la raccolta differenziata (le prime stime del 2003 mostrano una percentuale superiore al 30 per cento), il potenziamento dell’inceneritore di Modena da 140 a 240 mila tonnellate all’anno e del compostaggio dei rifiuti organici; poi una nuova discarica per il bacino della Sat di Sassuolo e la conferma della discarica di Castello di Serravalle, ma entrambe di dimensioni più contenute rispetto al precedente piano.

Il documento provinciale prevede che la raccolta differenziata dell’organico dovrà essere organizzata in tutti i Comuni, privilegiando le raccolte domiciliari sia per gli utenti domestici che collettivi (come ristoranti, negozi e mense).
Sono previsti anche incentivi per chi esegue il compostaggio domestico, mentre, per stimolare le amministrazioni ad adeguarsi al piano, la Provincia prevede anche di intervenire sulle tariffe: chi non realizza gli obiettivi sulla raccolta differenziata sarà penalizzato con tariffe maggiorate.
















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