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Scarico in acque superficiali e suolo: nuova legge

E’ stato prorogato al 31 dicembre 2004 il termine per presentare le domande di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico dei reflui industriali e domestici in acque superficiali o nel suolo (il termine precedente era scaduto il 3 agosto). Il provvedimento è contenuto nella legge n.192 approvata il 28 luglio.


Queste termine interessa le abitazioni con scarichi che non finiscono nelle pubbliche fognature ma in acque superficiali e nel suolo (si tratta soprattutto di case sparse di montagna) ma anche e diverse imprese, in gran parte del settore agrozootecnico, che utilizzano sia gli scarichi in fognatura che in acque superficiali e suolo secondo i parametri di qualità stabiliti per legge.

Le domande di autorizzazione devono essere presentate al Comune per le abitazioni e, limitatamente allo scarico in fognatura, per le imprese, mentre le imprese che intendono scaricare in acque superficiali o suolo devono fare domanda alla Provincia.

Secondo una recente interpretazione della Regione Emilia Romagna e da alcune sentenze della magistratura, la proroga non funziona come un condono e non può essere sfruttata per eventuali scarichi non autorizzati (quelli cioè che in base alle leggi passate non avevano mai presentato domanda).

Secondo i tecnici provinciali responsabili dei controlli ambientali, in questo settore nel territorio modenese si riscontra un buon livello di rispetto delle normative.
















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