È cresciuto del 13% il numero delle imprese da giugno 2000 a giugno 2004. A Sud risultato migliore, con +15,7%, seguito Centro dal (+13,1%), dal Nord Ovest (+10,7%) e dal Nord Est, (+9,5%).
Tutta la situazione del settore agroalimentare è stata presentata oggi a Roma, presso la sede di Unioncamere, ed è contenuta nel Rapporto sullo stato dell’agroalimentare in Italia. Il volume, alla sua sesta edizione annuale, è nato dalla collaborazione tra Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte di Parma e Accademia Alimentare Italiana. Lo studio, al quale hanno contribuito quindici tra i maggiori esperti italiani analizza congiuntura e tendenze di agricoltura e agroindustria.
“La Camera di Commercio di Parma – afferma il presidente Andrea Zanlari – conferma con questa iniziativa l’attenzione indirizzata allo sviluppo del settore agrolimentare, tanto più motivata dall’arrivo nella nostra città dell’Authority europea per la Sicurezza Alimentare”.
“In uno quadro caratterizzato dalle incertezze degli accordi in ambito Wto e dall’introduzione della nuova Pac già dal 2005, appare ancora più strategico – sottolinea Ugo Girardi, Vice segretario generale vicario di Unioncamere – investire sulla qualità delle nostre produzioni agroalimentari e sulla loro qualificazione commerciale. In questo ambito è forte il contributo che le Camere di Commercio stanno fornendo alle imprese agricole, affinché intraprendano un cammino più deciso verso la qualità, avviando percorsi per l’utilizzo di strumenti di valorizzazione delle produzioni, come le Dop e le Igp, oppure aderendo a schemi di tracciabilità dei prodotti”.
