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Pesche e nettarine: regione chiede stato di crisi

La Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di grave crisi di mercato per la produzione di pesche e nettarine del 2004 e ha richiesto al Ministero delle Politiche agricole e forestali l’attivazione degli aiuti economici e delle agevolazioni previdenziali giĆ  previsti dal recente decreto del 9 giugno per alcune regioni italiane.

Nel frattempo sono tre i versanti d’azione proposti dall’Emilia-Romagna – che ha anche annunciato la volontĆ  di finanziare interventi per calmierare i prezzi di pesche e nettarine – per prevenire le crisi di mercato in questo settore: sostegno dei consumi di ortofrutta anche attraverso campagne di promozione mirate, piĆ¹ controlli sulla qualitĆ  e la sicurezza degli alimenti, impegno a livello nazionale per un Piano ortofrutticolo nazionale e a livello comunitario per definire una nuova organizzazione comune di mercato del settore ortofrutta.


La richiesta al Governo per ottenere l’attivazione dello stato di crisi, formalizzata in una delibera approvata nell’ultima seduta di Giunta, nasce dal grave stato di difficoltĆ  attraversato nel 2004 dai produttori di pesche e nettarine dell’Emilia-Romagna. I benefici richiesti sono giĆ  stati riconosciuti dal Governo a favore dei soli produttori di ortofrutta e uva da tavola delle regioni Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia e Sicilia.

“Contestiamo che questo provvedimento abbia riguardato solo alcune regioni – ha detto l’assessore Tiberio Rabboni – mentre la crisi nel 2004 ha colpito molti comparti della produzione nazionale. Attendiamo in tempi rapidi un riscontro positivo alla nostra richiesta poichĆ© nel decreto ĆØ contenuta una norma che precisa che gli stessi aiuti potranno essere estesi successivamente ad altre realtĆ  regionali che documentino un calo del reddito medio delle imprese agricole di oltre il 30% rispetto al triennio precedente. E’ quello che ĆØ successo nel 2004 alle aziende emiliano-romagnole che producono pesche e nettarine”.

COSA PREVEDE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CRISI


Lo stato di crisi comporta aiuti economici e agevolazioni previdenziali per i produttori. I benefici previdenziali consistono nella sospensione fino al 31 dicembre 2005 del versamento dei contributi dovuti dal titolare per se stesso e per gli eventuali lavoratori dipendenti. I produttori agricoli colpiti dallo stato di crisi hanno inoltre a disposizione due tipologie di aiuto economico: un finanziamento a lungo termine a tasso agevolato per la ripresa economica dell’impresa, con garanzia fideiussoria dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), oppure contributi in conto capitale nella misura massima di tremila euro per ogni azienda.
LE AZIONI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE



GiĆ  da anni la Regione investe in modo consistente nella promozione dei prpdotti di qualitĆ  soprattutto attraverso campagne di comunicazione e di educazione alimentare.

“Oltre a ciĆ²- ha dichiarato Rabboni – la Regione ĆØ pronta a sostenere, nei modi appropriati, una eventuale campagna, promossa dalle associazioni dei produttori e dei consumatori, dalla grande distribuzione e del consumo al dettaglio, che incentivi l’acquisto di frutta e verdura a prezzi concordati e calmierati”.

Nell’ambito delle azioni a sostegno della produzione, Rabboni ha sottolineato la necessitĆ  di “intensificare, in collaborazione con il Ministero, le azioni di controllo sui prodotti ortofrutticoli importati dai Paesi extracomunitari, per garantire sicurezza, qualitĆ  e tracciabilitĆ , a difesa della salute dei consumatori e per assicurare una qualitĆ  non inferiore a quella delle produzioni italiane”. Nel 2004 su oltre 84mila controlli sull’ortofrutta effettuati in Italia, piĆ¹ di12mila sono stati realizzati in Emilia-Romagna.


“Una nuova organizzazione comunitaria di mercato – ha aggiunto Tiberio Rabboni – ĆØ indispensabile per affrontare crisi di settore che stanno diventando fisiologiche. Questa ĆØ una questione che il Governo italiano deve porre in tempi rapidi e con molta convinzione a Bruxelles”.
Per incentivare i consumi di ortofrutta, anche attraverso attivitĆ  di educazione alimentare, la Regione Emilia-Romagna prevede di impegnare nel 2005 oltre un milione di euro.


In particolare per la pesca e la nettarina di Romagna Igp, verrĆ  ripetuta, dalla seconda metĆ  di luglio, la campagna di promozione giĆ  avviata nel 2004, a seguito della quale, tra il 10 luglio e il 25 settembre 2004, sono stati venduti circa 33.000 quintali di pesche e nettarine di Romagna.
Altre iniziative regionali in cantiere comprendono un progetto per la promozione della dieta per gli sportivi che comprenda anche prodotti ortofrutticoli e una campagna per la promozione del consumo di ortofrutta sulla riviera romagnola. Proseguono gli interventi per incentivare i consumi di pere Igp dell’Emilia-Romagna e la distribuzione, avviata nel 2002, di frutta e succhi di pera, per una alimentazione alternativa a merendine e snack nelle scuole, ospedali e aziende.
















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