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Modena: lotta all’illegalità, accordo polizia Provinciale e Municipale

Sulla sicurezza stradale, le emergenze ambientali e il controllo del territorio d’ora in poi la Polizia provinciale e quella municipale di Modena collaboreranno in modo più stretto, allo scopo di garantire una più efficace azione di prevenzione di illegalità e abusi.


L’attività si svolgerà sulla base di un convezione approvata dal Consiglio provinciale con il voto favorevole di Ds, Margherita e Prc, astenuti il centrodestra (FI, An, Lega nord e Udc) e i Verdi.

Come ha sottolineato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, “avviamo un percorso particolarmente innovativo e per ora sperimentale allo scopo di garantire un’azione sempre più efficace sul territorio e un servizio di qualità in grado di valorizzare le rispettive competenze. Mettiamo a disposizione un corpo di Polizia composto da 19 agenti esperti e preparati che hanno maturato negli anni una importante esperienza, in particolare nel settore della prevenzione ambientale”.

Oltre alla sicurezza stradale, tra i settori di intervento individuati dalla convezione spiccano i controlli sullo smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento idrico e l’attività di spandimento dei liquami zootecnici.

Previsti anche controlli di polizia amministrativa in particolare sulle attività di autoriparazione, autoscuole, studi di consulenza e pratiche auto, autofficine autorizzate alla revisione dei veicoli, ma anche strutture ricettive turistiche e agenzie di viaggio. Per programmare il lavoro sono previsti incontri periodici di coordinamento, seguiti da attività di formazione comuni. Ogni anno sarà presentata una relazione sull’attività svolta.

Durante il dibattito in Consiglio Dante Mazzi (FI) ha chiesto “perché solo a Modena? Meglio avviare l’iniziativa assieme a tutti i Comuni con la Provincia nel ruolo di capofila”, mentre Tomaso Tagliani (Udc) si è detto “preoccupato perché a causa dell’organico ridotto la Polizia provinciale rischia di dover trascurare la sua attività tradizionale che rimane il controllo della caccia”; per Cesare Falzoni (An) la convezione “non fa altro che ribadire le competenze dei due corpi, senza alcuna novità sostanziale”, un giudizio condiviso da Giorgio Barbieri (Lega nord). Per Walter Telleri (Verdi) “il rischio è che ora l’azione si concentri su Modena trascurando gli altri 46 comuni”. Ivano Mantovani (Ds) ha parlato di “iniziativa innovativa che rappresenta un modello a livello regionale”, mentre Elena Malaguti (Margherita) ha sollecitato l’estensione di questa esperienza ad altri Comuni.
















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