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Modena: titolari spariti, 40 dipendenti senza stipendio e tfr

I due amministratori – marito e moglie, entrambi italiani – sono spariti lasciando una quarantina di dipendenti senza stipendio e liquidazione. È un caso complicato quello di cui si sta occupando il sindacato Fisascat-Cisl di Modena, che ha aperto una vertenza contro la cooperativa Peter Pan, un’impresa di pulizie che opera negli hotel di Modena e provincia, e saltuariamente in Romagna.

“In realtà sarebbe meglio parlare al passato – precisa il segretario provinciale della Fisascat-Cisl Liliana Castiglioni – perché i due titolari sono irrintracciabili da tempo e gli appalti della cooperativa sono stati assegnati ad altre imprese. Il problema è che i circa quaranta dipendenti, in maggioranza donne straniere, devono ancora incassare almeno tre mesi di stipendio e non sanno dove è finito il loro Tfr (trattamento di fine rapporto). In media ogni lavoratrice ha 2 mila euro di arretrati che non sa se, come e quando potrà recuperare”.

È dal 2003 che la Cisl è in lotta contro questa coppia, che apre e chiude cooperative di pulizie, domicilia gli uffici in casa propria e si scambia continuamente la carica di amministratore. Due anni fa l’impresa si chiamava General Service; è sparita senza fallire e qualche tempo dopo i due intraprendenti coniugi sono ripartiti con la Peter Pan.

“La causa legale non è conveniente perché costerebbe troppo, e oltretutto gli amministratori si sono letteralmente volatilizzati. Per questo – spiega Liliana Castiglioni – abbiamo intrapreso una vertenza sindacale collettiva e stiamo cercando di far dichiarare il fallimento della cooperativa. Abbiamo anche richiesto l’intervento in solido degli hotel per i quali Peter Pan lavorava, ma le banche hanno già agito con il pignoramento delle fatture non ancora incassate. La situazione è complicata, ma faremo il possibile affinché i dipendenti ottengano tutto quanto è loro dovuto. Nello stesso tempo, però, sollecitiamo a ristoranti e alberghi la massima attenzione nella scelta dei propri fornitori. Spetta a loro accertarsi che siano seri e affidabili, perché nel settore del facchinaggio e pulizia – conclude il segretario della Fisascat-Cisl – la presenza di imprese irregolari ha raggiunto livelli intollerabili”.
















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