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La ceramica emiliano-romagnola protagonista in Giappone

L’Emilia-Romagna ha partecipato da protagonista, per l’Italia, alle cerimonie di conclusione della grande Esposizione Universale tenuta da aprile in Giappone, che terminerà il 25 settembre.


L’Emilia-Romagna ha dedicato la sua presenza nel Padiglione Italia dell’Esposizione, intitolato alla rappresentazione del “vivere italiano”, alla promozione dell’industria ceramica e del costruire, per ricordare anche l’opera in Emilia-Romagna del grande architetto giapponese Kenzo Tange, autore del Fiera District di Bologna. E per iniziativa della Regione e di Assopiastrelle, l’associazione degli industriali della ceramica, è stata realizzata “Piazza Italia”, una piazza-monumento interamente in ceramica, in onore della ricostruzione della importante città giapponese di Kobe, colpita da un gravissimo terremoto nel 1995.


Sabato 17 settembre l’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli e il vice presidente di Assopiastrelle Enzo Mularoni, hanno presenziato alle cerimonie di consegna e inaugurazione della Piazza, svoltesi all’Esposizione Universale e nella città di Kobe, in presenza del Sindaco Tatuo Yada. Alle cerimonie hanno partecipato anche il Commissario italiano per l’Esposizione Universale Umberto Donati e il Console generale d’Italia in Giappone Stefano Zanini, sottolineando che Piazza Italia in ceramica sarà un segno che resta dopo l’Esposizione Universale, della tecnologia italiana e dell’amicizia tra Italia e Giappone.


Piazza Italia, realizzata su progetto di due giovani architetti italiani, vincitori di un concorso internazionale appositamente indetto, è costruita con piastrelle blu delle Ceramiche Del Conca, con una tecnologia che per la prima volta utilizza tale materiale per questo uso, frutto di apposite ricerche e sperimentazioni. La piazza è destinata a divenire il cuore del centrale quartiere di Rakkonici, ora ricostruito dopo il terremoto, luogo di incontro per la popolazione e di gioco per i bambini, con un esempio significativo di utilizzo in Giappone della “cultura italiana della piazza”, come ha sottolineato l’architetto Inokuchi Yoshifumi, professore dell’Università di Kyoto e autore del piano urbanistico per la ricostruzione di Kobe.
“Questa piazza rappresenta un’industria ed una tecnologia di avanguardia del vivere italiano – ha detto l’assessore regionale Campagnoli -, un segno della cultura di solidarietà della nostra regione che vogliamo dedicare alla città di Kobe e ai suoi bambini”.


Grande soddisfazione è stata espressa anche dal vice presidente di Assopiastrelle Enzo Mularoni: “L’avere realizzato con ceramica italiana un’intera piazza, su cui circoleranno anche autovetture, rappresenta la dimostrazione che la piastrella ha caratteristiche tecnologiche tali da poter essere impiegata anche in usi particolarmente gravosi, mantenendo nel contempo elevate valenze estetiche. L’auspicio è che questo monumento permanente all’ingegno ed all’industria italiana delle piastrelle consolidi i rapporti con la seconda economia del pianeta”.
Nell’occasione si sono tenute a Kobe, con la collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Ice, Assopiastrelle e Cna/Federmoda, due giornate di “stile italiano” con la manifestazione “Ceramic Tiles of Italy”, che ha presentato ad un pubblico specializzato i contenuti di design e ricerca sui materiali della industria ceramica, e la manifestazione “Fashion Emilia-Romagna”, che ha proposto i modelli di 15 imprese emiliano-romagnole dell’abbigliamento.
















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