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Energia e cooperative: nel 2004 risparmi per 170 mila euro

Per risparmiare comprano l’energia elettrica in Romagna. Sono le tredici cooperative associate a Confcooperative Modena e che aderiscono al Consorzio Romagna Energia. Nel 2004 hanno ottenuto un risparmo complessivo di oltre 170 mila euro sui costi energetici dell’anno precedente, con un risparmio medio del 7,40 per cento.

Il risparmio maggiore (quasi 150 mila euro) l’hanno registrato le cooperative ortofrutticole, che sono grandi consumatrici di energia. Rispetto al 2003, l’anno scorso hanno speso il 9,35 per cento in meno, con un risparmio medio di 0,64 euro per kwh.


Per le cantine sociali, i caseifici e le cooperative lavorazione carni le economie sono comprese tra il 7,73 e il 5,80 per cento. «L’energia è senza dubbio uno dei costi che maggiormente incide sulla competitività delle nostre imprese – commenta il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Si conferma, pertanto, valida la scelta, da noi sollecitata, di aderire al Consorzio Romagna Energia effettuata da alcune cooperative modenesi del settore agroalimentare. I 170 mila euro risparmiati l’anno scorso, infatti, si aggiungono ai 370 mila euro spesi in meno nel 2003, con un risparmio complessivo di oltre mezzo milione di euro in due anni».


Il Consorzio Romagna Energia, costituito nel dicembre 1999, opera nel settore energia elettrica e sta iniziando a muoversi anche nel settore del gas metano. Ha attivato forniture tramite Edison Energia, Enel Trade, Electra Italia, Energia SpA, Hera, Enel Energia. Il Consorzio non ha scopo di lucro: la sua finalità principale è la riduzione per tutti i consorziati dei costi di approvvigionamento dei fabbisogni di energia elettrica. Ricordiamo che il passaggio dal regime vincolato al mercato libero non comporta nessuna variazione negli impianti di produzione dell’energia né, quindi, nella qualità dell’energia. Negli ultimi quattro anni l’acquisto dal mercato libero è passato dal 26,6 al 42,8 per cento del totale, con una previsione di crescita ulteriore. «Il regime non vincolato – continua Golinelli – offre grandi opportunità anche sul versante dell’efficienza e degli investimenti per il futuro. Oggi ancor più di ieri, infatti, le imprese devono ricercare l’efficienza e il risparmio energetico avendo sempre presente l’orizzonte dello sviluppo sostenibile; anche gli investimenti devono mirare all’ottimizzazione dei rendimenti energetici e degli impianti produttivi. La Regione Emilia-Romagna, tra l’altro, premierà le imprese che investono in tecnologie capaci – conclude il direttore di Confcooperative Modena – di migliorare l’efficenza energetica e l’impatto sull’ambiente».
















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