E’ Francesca Ferrari la nuova presidente della commissione provinciale Pari opportunità. Eletta all’unanimità dalle altre undici componenti e dall’unico uomo della commissione nella riunione di insediamento di venerdì 30 settembre, Ferrari sarà affiancata nell’incarico da Francesca Arena che avrà il ruolo di vice presidente.
Modenese, 45 anni, consulente aziendale, Francesca Ferrari è stata nominata dal Comitato per l’imprenditoria femminile dove rappresenta Confcooperative. La vice presidente, Francesca Arena, nata a Taranto nel 1952, ispettrice dell’Inail, invece rappresenta la maggioranza in Consiglio provinciale. La nuova commissione provinciale, nominata nel mese di luglio dalla Giunta, è infatti composta da esponenti di enti, associazioni femminili, sindacati modenesi, Università, Terzo settore, Azienda Usl e Consiglio provinciale.
“L’obiettivo personale che mi pongo come presidente –dichiara Ferrari – è avviare un intenso lavoro di confronto e collaborazione da un lato con gli altri organismi di parità del territorio, in modo da operare insieme sui temi più impegnativi, dall’altro con i mondi da cui proviene ogni membro della commissione. Un’altra mia ambizione è far conoscere maggiormente la commissione, i suoi scopi e l’attività che svolge”.
Il programma della commissione è già definito in alcuni punti: la celebrazione del sessantesimo anniversario del voto alle donne, che cadrà l’anno prossimo, e le iniziative legate all’anno delle pari opportunità per tutti dichiarato dall’Unione europea per il 2007. “Sono scadenze importanti che non possiamo ignorare –spiega la neopresidente – e a queste si aggiungerà poi il tema della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro continuando il lavoro della precedente commissione”.
Il programma completo della commissione verrà definito nelle prossime riunioni, previste entro la metà di ottobre, coerentemente con gli scopi fissati dal regolamento provinciale tra i quali favorire le pari opportunità tra donne e uomini, anche con iniziative di studio, sensibilizzazione e ricerca, e stimolare la visione di genere nel governo locale.
