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Modena: Pighi ‘Riforma giustizia disorganica e contraddittoria’

“La riforma dell’ordinamento giudiziario voluta dall’attuale Governo appare disorganica e contraddittoria, oltre che di dubbia costituzionalità, per questo i magistrati hanno legittimamente scioperato”. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale il sindaco di Modena Giorgio Pighi, rispondendo ad un’interrogazione di Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) con cui si chiedeva al Sindaco se l’Amministrazione condividesse una serie di affermazioni del Procuratore aggiunto di Modena, Manfredi Luongo, riportate dalla stampa locale, riferite sia al tema della riforma dell’ordinamento giudiziario, che agli esponenti politici.

Tra le dichiarazioni riportate, quella in cui Luongo direbbe che “la riforma attualmente in discussione in Parlamento prevede cambiamenti sostanziali, gli stessi previsti da Licio Gelli nel piano di rinascita nazionale della P2” e che “i politici dovrebbero prima di parlare accendere il cervello”.

Il Sindaco, in riferimento alle dichiarazioni del Procuratore aggiunto, ha sottolineato che si tratta di parole riferite da terzi: “Il ministro Giovanardi riferisce il proprio punto di vista su di un ragionamento di Luongo di cui riassume il contenuto e dunque, sino a quando non disporremo della fonte ‘tra virgolette’, che nessun organo di informazione ha riferito, non possiamo fornire alcuna risposta. Posso solo dire cosa penso del tema che ha sollevato”. Pighi ha quindi ricordato che dopo il periodo della Prima Repubblica, “caratterizzato da pregi e difetti”, si è passati ad una fase in cui “ si sono manifestate la politica e l’azione di Governo del centrodestra e la Magistratura ha formato oggetto di un’azione di continuo attacco e di ridimensionamento. Si tratta di giudizio largamente condiviso e, proprio per questo, trovo strano che possano essere stati estesi da Luongo a tutta la “classe politica” della fase dal 1994 in avanti”.

Il Sindaco ha anche aggiunto che “tutto nasce in un quadro di scontro aperto verso la magistratura e alla legittima astensione dei magistrati, un atto forte che nessun organo dello Stato ha considerato illegittimo” – aggiungendo, sempre in riferimento alle frasi attribuite a Luongo – che “le generalizzazioni hanno il duplice difetto di non garantire dei distinguo e di rischiare di colpire anche chi non ne era il destinatario. Le opinioni sulla magistratura sono un ingrediente del dibattito. Diverso, però, è il caso in cui si avvertono espressioni lesive del prestigio della funzione della magistratura”.

“Mi chiedo – ha concluso Pighi – che cosa centri l’Amministrazione comunale con le osservazioni sollevate da Ballestrazzi”. Il consigliere di Modena a Colori ha replicato ricordando al Sindaco “il dato modenese” della vicenda, facendo nuovamente riferimento alle affermazioni attribuite a Luongo:”Lei si sente un affarista o un portaborse di terzo livello? Pensa che questo Consiglio sia fatto di affaristi? Perché è questo che dice Luongo. I giornali dicono che il risultato di un’indagine è che le espressioni attribuite a Luongo sono state effettivamente pronunciate”.
















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