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Sassuolo: in Consiglio Phone center e stabile via S.Pietro

Con una integrazione di due articoli al regolamento di Polizia Urbana vigente nel nostro Comune, il Consiglio Comunale ha varato nella scorsa seduta di ieri, un importante provvedimento che regolamenta l’attività dei cosidetti “Phone center” nella nostra città.

Tra le norme maggiormente significative che regolamentano questo tipo di attività:
-Il divieto della gestione dell’attività da parte di persona diversa da quella indicata nella comunicazione al Ministero delle Telecomunicazioni, per quanto riguarda i phone center.
-La distanza per tra i nuovi insediamenti non potrà essere inferiore a 1500 metri.
-Il Divieto di utilizzare telefoni cordelles (quindi all’eterno del locale).

-Il divieto di vendere bevande alcooliche.
Nuovi orari e chiusura infrasettimanale:
II centri di telefonia a disposizione del pubblico (phone center), nonché gli esercizi pubblici di telecomunicazioni osservano il seguente orario:
dalle 7.00 alle 22.00.
All’interno dei suddetti limiti, ciascun esercente può liberamente scegliere l’orario di apertura e chiusura del proprio esercizio, non superando comunque il limite delle 13 ore giornaliere.
Gli esercenti dei predetti centri di telefonia e telecomunicazioni devono scegliere la mezza giornata di chiusura infrasettimanale, da aggiungersi alla chiusura obbligatoria dei giorni domenicali e festivi.
Non per ultimo: severi requisiti dei locali dove viene esercitata l’attività.

Per quanto riguarda invece la situazione di via San Pietro e lo stato dell’arte della situazione dello stabile ‘San Matteo’ sgomberato com’è noto nello scorso mese di giugno, a causa delle non più accettabili condizioni igienico-sanitarie.

Il Sindaco Graziano Pattuzzi ha detto che – attualmente – risultano 27 i nuclei famigliari sistemati in appartamenti nuovi o ristrutturati.
Mentre 17 ‘singles’ sono tutt’ora alloggiati nei locali di Ponte Fossa e via Radici in Piano.

Con una variazione apposita di Bilancio è stato stanziato un milione di euro, immediatamente disponibili che andranno a coprire le spese di rogito e acquisto da parte del Comune di una parte del fabbricato sgomberato.

Si tratta di un provvedimento urgente che consente di proseguire – al momento – quella attività particolarmente complessa avviata e che porterà gradualmente all’acquisizione, abbattimento, ricostruzione e destinazione ad uso pubblico del sito in oggetto.
Il provvedimento è stato votato favorevolmente da tutti i gruppi consiliari, ad eccezione di quello di Rifondazione Comunista, contrario.
Il Sindaco ha inoltre annunciato l’mportante accordo raggiunto dal Comune di Sassuolo con gli Istituti di Credito interessati che hanno abbattuto sino al 50% del capitale residuo del mutuo le cifre ancora dovute da coloro che avevano acquistato appartamenti nello stabile di via San Pietro.
















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