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Pavullo: ‘Quale sviluppo per il Frignano?’, convegno

E’ organizzato dalla Cgil di Pavullo il convegno ‘Sviluppo del territorio – analisi e proposte‘ previsto domani, venerdì 21, presso la sala del Consiglio della Comunità Montana, in via Giardini 15, con la partecipazione di sindacalisti, amministratori e rappresentanti dell’azienda sanitaria locale.


I lavori iniziano alle ore 9 sotto la presidenza del responsabile del sindacato pensionati Spi/Cgil di Pavullo Giorgio Chesi. La relazione
introduttiva sarà del coordinatore della Cgil di zona Bruno Ferrari e a seguire sono previsti gli interventi di Romano Canovi presidente della Comunità Montana e Claudio Vagnini direttore sanitario della Asl distretto n.5. Dopo il dibattito, le conclusioni di Rossana Trenti segretario organizzativo della Cgil provinciale.

Il convegno della Cgil di Pavullo è la seconda delle iniziative sui temi di interesse economico-sociale che accompagnano il percorso del XV° Congresso
provinciale della CGIL di Modena, partito in queste settimane per concludersi con l’assise confederale il 18-20 gennaio 2006.
La prima iniziativa si terrà infatti oggi a Spilamberto sul tema degli appalti e delle cooperative irregolari, mentre domani sarà la volta del confronto sui temi dello sviluppo del territorio
del Frignano, che la Cgil di zona delinea come il proprio programma politico per i prossimi anni.

Per ridisegnare uno sviluppo di qualità del territorio montano, il sindacato individua un ruolo chiave nella concertazione con tutti gli Enti presenti sul territorio – dalle Amministrazioni locali, alla Comunità montana, all’Azienda Usl all’Ente Parco – in materia di bilanci, appalti, politiche tariffarie, tributi, welfare.
In un distretto dove aumenta l’età media della popolazione, particolare attenzione meritano i servizi sociosanitari agli anziani, che devono essere oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali attraverso il rinnovo di accordi di programma che richiamino a precisi obiettivi e responsabilità l’Azienda Usl sui posti disponibili nelle strutture residenziali e semiresidenziali, le procedure per l’assegno di cura, le politiche abitative.

Sulla rete dei servizi sanitari, la Cgil rivendica una più incisiva azione di stimolo e verifica da parte dell’Assemblea dei Sindaci del distretto a garanzia della qualità delle prestazioni ai cittadini e di una riduzione delle liste di attesa.
Su politiche abitative e viabilità, ai sindaci si chiedono investimenti nell’edilizia residenziale pubblica e la
valorizzazione del fondo sociale per gli affitti, il completamento della nuova Estense e della rete viaria complementare per incentivare il turismo
verso i comuni più difficilmente raggiungibili dell’alta montagna.

Il rilancio del turismo – l’attività più consona alle vocazioni territoriali e ambientali del territorio che può fungere da traino degli altri settori produttivi – passa attraverso la riqualificazione e il rilancio della progettualità dell’Ente Parco del Frignano e lo sviluppo del turismo alternativo (turismo verde e ambientale).

Sui settori produttivi, la Cgil ritiene che si debba potenziare l’integrazione di filiera tra agricoltura e industria di trasformazione agroalimentare per valorizzare i prodotti genuini locali – dal
parmigiano-reggiano alle carni ai prodotti del sottobosco – puntando sull’apertura di spacci di vendita al minuto e marchi di qualità e di origine.
Sul versante industriale, sono visibili i segnali di crisi e ristrutturazione nelle grandi aziende ceramiche e metalmeccaniche. Il sindacato chiede di salvaguardare gli stabilimenti esistenti con politiche di riqualificazione, mentre rilancia la lotta al lavoro nero e irregolare che interessa particolarmente i lavoratori stranieri occupati nelle aziende artigiane e nell’edilizia.
















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