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Modena: Cgil denuncia finanziamenti impropri a imprese da parte Inail

L’Inail (Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali) nazionale ha recentemente concluso una campagna di
finanziamento alle imprese che abbiano compiuto scelte mirate alla riduzione degli infortuni.


Se guardiamo i capitoli di spesa finanziati ci si accorge che questi finanziamenti non sono stati concessi, come sarebbe stato logico aspettarsi, alle aziende il cui tasso infortunistico è diminuito negli ultimi anni, ma alle aziende che si sono adeguate a determinati requisiti che poco si traducono in un reale calo degli infortuni sul lavoro.

Ad esempio, l’Inail ha concesso finanziamenti alle imprese che sostituivano i loro macchinari con quelli a marchio CE. Ma in Italia, per effetto della
legislazione risalente al 1955, i macchinari debbono avere quei medesimi requisiti di sicurezza previsti dal marchio CE, che l’appartenenza alla Comunità Europea ci ha imposto di recepire. Dunque, anche prima dell’obbligo di produrle a norme CE, i macchinari
costruiti in ottemperanza alla legislazione del 1955 erano già fra i più sicuri in Europa e per le aziende che li possiedono non vi è infatti alcun obbligo a sostituirli. Si fatica dunque a capire in che modo questa iniziativa dell’Inail miri a
ridurre il numero degli incidenti sul lavoro !!

Un’altra attività finanziata dall’Inail sono stati i corsi di formazione
organizzati dalle aziende per i lavoratori in tema di sicurezza. La
formazione, se ben progettata e condotta, è sicuramente un fattore di
prevenzione primaria, sia degli infortuni che delle malattie professionali.
Ma alle aziende tale obbligo è già imposto dalla normativa esistente e
quindi dovrebbero già farlo indipendentemente dai finanziamenti erogati
dall’Inail.

Perché dunque non erogare questi finanziamenti alle aziende che davvero
dimostrano di aver ridotto drasticamente il tasso di infortuni?
Oppure, perché non erogare i finanziamenti alle aziende che davvero
dimostrano di coinvolgere e consultare il delegato sindacale alla sicurezza
quando la legge lo prevede?
Raro infatti che ciò succeda, perché prestare ascolto al delegato
significherebbe fare sicurezza e quindi vera prevenzione, non acquistando
macchinari nuovi a marchio CE, ma magari lasciando quelli vecchi purché non
vengano escluse le fotocellule per far prima, oppure significherebbe
acquistare macchinari in più, come pinze o sollevatori, per ridurre il
logorio fisico dovuto a eccessiva movimentazione manuale di carichi.

Visto l’elevato numero di adesioni al bando, l’Inail sta pensando ad un
progetto di legge che renda questi incentivi strutturali e permanenti nel
tempo a livello nazionale.
Riteniamo che l’Inail dovrebbe risarcire i lavoratori ammalatisi sul
lavoro, e non destinare risorse a generici progetti per la sicurezza di cui
non è possibile misurare l’efficacia in termini di prevenzione
antinfortunistica.
















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