Non credo che a Sassuolo i problemi della questa maggioranza politica siano facilmente risolvibili, a fronte soprattutto del fatto che non si sa neppure, allo stato, chi ne faccia parte.
Non ne fa parte Rifondazione Comunista, che ha pure ritirato un Assessore dopo lo sgombero di Via San Pietro.
Non ne fanno neppure parte i “cespugli” esclusi dal consiglio comunale, critici nei confronti del Sindaco da mesi.
Non ne fanno, infine, parte organica quei consiglieri della Margherita il cui aperto dissenso nei confronti delle proposte di Rifondazione Comunista è sfociato, l’altra sera, nell’uscita dall’aula consiliare insieme alle opposizioni.
Il problema vero, quindi, è la governabilità della città; al proposito il Sindaco Pattuzzi fa bene a manifestare preoccupazione, visto che se scoppiano le polemiche su un ordine del giorno tutto sommato marginale, non osiamo pensare cosa succederà quando verrà discusso il PSC, ossia il vero “pomo della discordia” all’interno della maggioranza.
C’è un solo aspetto che mi pare tuttavia centrale: mentre questa maggioranza raffazzonata per vincere le elezioni si dilania in scontri interni, la gente, fuori, sta aspettando fatti, e sta aspettando, in particolare, che dopo vent’anni si metta finalmente mano alla politica urbanistica del Comune con il PSC, che, a quanto pare, è ancora in alto mare.
Si decida quindi Pattuzzi a dare governabilità alla nostra città; quella governabilità che certamente la coalizione della Casa delle Libertà potrebbe garantire.
