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Lavoratori a previdenza agricola in sciopero domani

Migliaia di lavoratori modenesi con previdenza agricola (dipendenti da aziende agricole private e cooperative di trasformazione in legge 240),
aderiranno domani, lunedì 7 novembre, allo sciopero nazionale indetto dalle Segreterie nazionali di Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uila/Uil.


Lo sciopero è stato dichiarato al termine della riunione del tavolo agro-alimentare svoltasi a palazzo Chigi lo scorso 27 ottobre, dopo che il
Governo ha annunciato di voler presentare il prossimo 8 novembre, attraverso un maxi emendamento alla Legge Finanziaria 2006, la sua proposta di riforma della previdenza agricola.
Sul piano del metodo ciò è in netta contraddizione con l’impegno assunto dal ministro del Welfare Maroni insieme a quello delle Politiche Agricole
Alemanno nello scorso mese di marzo di voler aprire un tavolo di confronto con le parti sociali, che non è stato mai aperto.
Sul piano dei contenuti non si tratta di una riforma della previdenza agricola nel suo complesso, come le Organizzazioni Sindacali avevano richiesto, ma di una semplice rimodulazione basata su tre punti: 1) la riduzione delle aliquote contributive per le imprese agricole,
2) il condono previdenziale sempre per le imprese agricole,
3) la revisione dei trattamenti di disoccupazione per i lavoratori.
Il significato delle proposte del Governo diventa dunque chiaro: minore tutela del lavoro dipendente, maggiori aiuti per le imprese, premi a coloro che non hanno pagato i contributi. La conclusione è semplice: si vogliono togliere soldi ai lavoratori per diminuire il costo del lavoro per le
imprese.

A Modena già alla fine del 2004 vi era stata una forte mobilitazione (sciopero con presidio davanti alla prefettura e folta delegazione alla
manifestazione a Roma davanti al Senato) dopo la presentazione del comma 147 nella Legge Finanziaria 2005, che prevedeva forti tagli alle
prestazioni di Disoccupazione Agricola (dai 700 ai 1.500 Euro) proprio per i lavoratori più professionalizzati.
A questo si aggiunge che con l’introduzione della Legge 102 del 2004, non
sono più applicabili i benefici previsti per i lavoratori agricoli in caso di eventi calamitosi (grandine, siccità).

Per contrastare tutto questo -scrivono in una nota Fai, Flai e Uila- ancora una volta i lavoratori agricoli modenesi sapranno dare una risposta adeguata per contrastare un disegno, che se attuato, produrrà un danno enorme ai lavoratori a previdenza
agricola.
La prima iniziativa è lo sciopero di 8 ore di domani e la partecipazione di una folta delegazione di lavoratori modenesi alla manifestazione regionale a Cesena.
Le Organizzazioni Sindacali di Categoria prevedono ulteriori azioni di lotta, in caso non venisse accolta la richiesta di una riforma complessiva della previdenza agricola.
















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