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Legambiente su sequestro Corte Traghettino a Cadelbosco

“Sono 1000 anni di storia sepolti dai rifiuti di ogni tipo – è questo il commento di Massimo Becchi – presidente delle Guardie ecologiche Volontarie di Legambiente – Un uno stato di abbandono completo che abbiamo segnalato mesi fa al Comune di Cadelbosco senza però ottenere nessun tipo di risposta”.

“Agli inizi di aprile abbiamo infatti inoltrato come Guardie Ecologiche una segnalazione al Comune di competenza, ovvero Cadelbosco, chiedendo la messa in sicurezza e la bonifica di tutte le aree all’interno della Corte del Traghettino fra Cadelbosco e Castelnovo di Sotto. Dopo vaghe risposte a fine ottobre (più di 6 mesi dopo) ci siamo rivolti al Corpo Forestale dello Stato che con un’operazione coordinata dall’Ispettore Claudio Rossoli, ha portato al sequestro di tutta la Corte il giorno mercoledì 9 novembre”.

“Lo stato di abbandono e la presenza di ogni tipo di rifiuto non ha lascito adito sul da farsi: molte tettoie in eternit crollate o pericolanti, batterie di auto, camion e trattori ovunque, comuni di rifiuti in alcuni edifici e ex porcilaie, vasche di raccolta dei liquami ancora piene, e boccetti di fitofarmaci abbandonati nei prati della Corte e nella fontana. Uno scenario – continua Massimo Becchi – che si accompagna allo stato di abbandono ed ai crolli che ha subito la Corte stessa e parte degli edifici storici presenti”.

I dati storici citano l’insediamento ad un periodo antecedente il 1095 d.c. data in cui si trova menzionata per la prima volta Castrum Roaroli, antico nome della tenuta che oggi comprende circa 300 ettari di terreno. La sua costruzione si deve ai franti del monastero di S. giovanni Evangelista di Parma.
















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