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Ferrari: sindacati, è grave che l’azienda non condanni l’incidente

Fim, Fiom e UIlm di Modena sono stupite dal comunicato aziendale della Ferrari Spa che stravolge i fatti. E’ inutile vantare buone relazioni con il sindacato, se non le si esercitano nei rapporti aziendali e se il suo autorevole presidente che è anche presidente di Confindustria, non riesce a
determinare un diverso atteggiamento di Federmeccanica, sul rinnovo del contratto, che con la sua intransigenza determina gli scioperi, le
manifestazioni e l’insoddisfazione dei lavoratori.


Fim, Fiom e Uilm di Modena insieme alla Rsu della Ferrari, condannano fermamente il fatto occorso stamattina al giovane operaio del reparto
meccanica, investito dall’auto di un consulente esterno dell’azienda, che ha tentato di forzare il presidio dei manifestanti davanti ai cancelli.

E’ falso quello che afferma la direzione aziendale in merito “a persone che volevano entrare per svolgere il proprio lavoro, comprese dipendenti donne, che sono state spintonate e malmenate” dai lavoratori. Non c’è stato alcun atto di violenza da parte dei manifestanti davanti ai cancelli della
Ferrari – affermano Fim, Fiom e Uil – nessuno è stato malmenato tanto basta che le forze dell’ordine
presenti non hanno rilevato alcun comportamento di questo tipo. Anzi, in mattinata è stata fatta entrare una ragazza in azienda al suo primo
colloquio di lavoro.

E’ ulteriormente incomprensibile che la direzione aziendale a fronte del lavoratore investito dall’auto di un consulente dell’azienda, abbia liquidato il grave fatto accaduto come un semplice incidente e non ne abbia invece fermamente preso le distanze. Per Fim, Fiom e Uilm tale atteggiamento
aziendale è una forte caduta dello “stile-Ferrari” che già da tempo si riscontra in azienda e che sempre di più assomiglia allo “stile-Fiat”.

Fim, Fiom e Uilm rimarcano la buona riuscita dello sciopero odierno di 4 ore in tutta la provincia, esteso dopo l’accaduto a 8 ore alla Ferrari, azienda
scelta non a caso per il presidio, sia per le responsabilità sindacali del suo presidente Montezemolo, che per il peggioramento delle relazioni interne.
L’adesione dei lavoratori allo sciopero è stata massiccia, sia in Ferrari – oltre il 90% – che nelle principali aziende delle provincia con percentuali
analoghe. Anche la partecipazione al presidio è stata alta, con la presenza di diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici delle aziende di tutta la
provincia, che insieme ai lavoratori della Ferrari hanno dato un contributo significativo ad una iniziativa di lotta con forte valore simbolico.
















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