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Sassuolo: Menani (LNP) su Ici

Fino a pochi mesi fa, i cittadini credevano di non trovarsi il portafoglio sempre più alleggerito dalle tasse, ma oggi devono costatare che in realtà non è così. La maggioranza ha definitivamente approvato l’aumento dell’aliquota dell’ICI, portandola al limite massimo applicabile come l’addizionale IRPEF così da aumentare le entrate rimanendo indifferente alla situazione di crisi congiunturale del paese.

Il bello è che la maggior parte degli amministratori che hanno voluto questi aumenti non sono sassolesi, ma vivono in paesi limitrofi come ad esempio Fiorano e Maranello dove le amministrazioni hanno delle imposte fiscali che sono quasi la metà di quelle di Sassuolo, l’ICI è al 4%.



Le ragioni del declino della fiducia della nostra città non sono da attribuire alla crisi nazionale ed internazionale, ma prevalentemente alla situazione specifica di Sassuolo la cui giunta non interviene efficacemente alle priorità e aspettative dei cittadini manifestate nei vari incontri. La stangata fiscale deliberata dalla maggioranza non da una mano alle famiglie, ma a guadagnarci saranno solo le entrate del Comune e il cittadino è forse condannato a continue rinunce non solo dal punto di vista della borsa della spesa, ma anche dal punto di vista della qualità della vita. Per il rilancio di un territorio, dicono molti esperti, possono si contribuire agevolazioni ed aiuti fiscali, ma serve molto di più la consapevolezza dell’amministrazione ad affrontare e cercare di risolvere i problemi che stanno paralizzando il paese che fino ad alcuni anni fa era un fiore all’occhiello dell’Italia; il suo distretto era apprezzato e stimato a livello internazionale, basta pensare che Sassuolo, grazie alla sua attività di produzione di piastrelle ceramiche è visitato da mezzo mondo ed invidiato per il suo alto tenore di vita.



Ci è stata data una grossa lezione con queste delibere di bilancio di come l’autonomia di deliberare aumenti fiscali ingiustificati, può essere una libertà che può diventare un cappio che strozza lo sviluppo e le aspettative dei cittadini e non forse quella della criminalità che prospera ed impera in vaste zone del paese. Sembra ormai cosa normale che i clandestini che si trasformano in spacciatori e faccendieri siano “cosa” che non si vuole o non si può toccare. Intendo sottolineare che il contesto del paese è in recessione e che molti cittadini compiono miracoli per arrivare alla fine del mese con lo stipendio e che tale situazione non si risolve con l’aumento delle spese, ma si combatte con i fatti ossia con le riduzioni delle uscite, ad esempio la il salario dei politici va ridimensionato come prevede la finanziaria. Va ricordato inoltre che con le parole non si ottiene nulla, per tanto siete sollecitati a dare un segnale concreto ed importante al paese, riducendo i vostri galattici compensi. Vi esortiamo a ricucire il dialogo con i cittadini, ormai leso dalle molte inerzie, con toppe che non siano già bucate come forse molto spesso avete fatto, perché il paese attende un esempio per avere di nuovo fiducia nelle istituzioni, che non sono le attuali, ma quelle di governanti i quali abbiano come priorità il buon governo del paese.
















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