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In Grecia reggiano rischia 10 anni carcere per cocci anfore

Un turista italiano di 45 anni, Roberto Zappaterra, nato a Genova e residente a Castelnuovo Monti, e’ stato arrestato il 24 febbraio nella citta’ greca di Igoumeniza dalla polizia locale che, nel corso di un controllo di routine all’ interno del suo camper, ha trovato 36 frammenti di terracotte e due colletti di anfore che l’uomo, appassionato sub, ha spiegato di avere raccolto come souvenir durante immersioni nel corso della vacanza.


Zappaterra, che e’ stato trasferito da Igoumeniza al carcere di Atene, e’ accusato di tentata esportazione di reperti archeologici e rischia fino a 10 anni. Elettricista, autista e barelliere al Pronto Soccorso dell’ ospedale di Castelnuovo Monti, impegnato nel volontariato, Zappaterra non solo non ha precedenti di alcun tipo, ma ha pure raccolto espressioni di solidarieta’ dai colleghi e da un fronte politico trasversale. Oltre agli esponenti bolognesi di An infatti, si sono dichiarati a suo favore anche il sindaco di Castelnuovo Monti Gianluca Marconi, della Margherita e il senatore Ds Fausto Giovannelli.

In Grecia si e’ recato il fratello di Zappaterra, a cui pero’ non e’ stato concesso il rilascio dietro cauzione. ”Puo’ avere commesso una leggerezza o una ingenuita’, ma questo non c’entra con la durezza con cui viene trattato”, ha detto l’avvocato esprimendo il timore che ”a partire da un piccolo errore si crei poi una situazione drammatica”, perche’ il suo cliente – ha sottolineato – ”e’ sottoposto a un provvedimento di restrizione della liberta’ personale attuato con modalita’ assolutamente incompatibili con il piu’ elementare diritto alla difesa” e si trova in una ”condizione di assoluto disagio e al limite della sopportabilita’ umana”. Il caso e’ spiegato dall’avvocato in una lettera che oggi Raisi consegnera’ al Ministro degli Esteri Fini.
















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