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Modena: in Consiglio Provinciale dibattito su Caruso

Francesco Caruso, leader dei cosiddetti “Disobbedienti” e candidato eletto alla Camera per Rifondazione comunista, è stato al centro del dibattito che si è sviluppato nel Consiglio provinciale di Modena mercoledì 12 aprile sulla base di un ordine del giorno proposto da An.

Il documento, votato solo dalla Cdl e bocciato dalla maggioranza di centro sinistra, chiedeva di impegnare la giunta a prendere le distanze da alcune affermazioni di Caruso, come i riferimenti a “espropri proletari” e ad altre azioni di protesta («farneticazioni che giustificano la violenza come lotta politica» ha sottolineato il capogruppo di An Cesare Falzoni), e criticava l’Unione per avere candidato una persona sottoposta a processi per reati come estorsione aggravata, associazione sovversiva, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e occupazione abusiva di discarica.

“Con la sua elezione esploderanno le contraddizioni della sinistra – ha affermato il consigliere di An Luca Caselli – che ha ora un deputato il quale predica violenza ai giovani». Anche per Giorgio Barbieri (Lega) questo rappresenta «il primo banco di prova per la nuova maggioranza: avrete grossi problemi a governare con questa coalizione”.
“E dire che Prodi si era impegnato per l’unità del Paese” ha aggiunto Tomaso Tagliani (Udc) sottolineando che il successo elettorale è forse frutto “della masnada di estrema sinistra che protesta spaccando le vetrine» e augurandosi che Caruso «si converta, e magari lo potete nominare ministro degli Interni”.

Stefano Lugli (Prc) ha ricordato la decisione di Rifondazione “di assegnare il 20 per cento delle candidature a esponenti di battaglie civili e a pezzi di società senza voce”, ma anche la scelta “di non violenza in tutte le sedi e in tutti gli ambiti”. La non violenza, insieme alla tolleranza, alla partecipazione e a “tutti i valori fondanti della democrazia”, è stata richiamata anche dal capogruppo Ds Demos Malavasi che ha ricordato come tutto il centro sinistra abbia sempre condannato affermazioni contrarie ai valori e ai principi del programma dell’Unione. Per Mauro Cavazzuti (Margherita) non bisogna demonizzare le persone e riferendosi alla contraddizioni presenti anche nel centro destra ha affermato: “Caruso non ha ancora subito condanne, il vostro documento lo votiamo se al suo nome si aggiunge anche quello di Cuffaro, indagato per mafia”.
















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