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Florini (Pari opportunità) su omicidio Casolari

“Quello che è avvenuto nei giorni scorsi a Sassuolo testimonia come nella nostra società stia prevalendo una difficoltà ad affrontare i conflitti e a gestire le sconfitte. La fine di un matrimonio è spesso vissuta come una sconfitta, un fallimento sul piano personale, spesso umilia socialmente.

Il rifiuto può diventare intollerabile, in una società in cui illussoriamente tutto è possibile, e può accendere una rabbia incontrollabile per non poter più possedere la propria donna. La parte istintuale dell’uomo, il disagio psichico, il contesto sociale ove tutto si può conquistare con la forza e l’aggressività sono spesso le uniche spiegazione di questi inespiegabili omicidi Così inteviene M.Cristina Florini, Presidente della Commissione Intercomunale Pari Opportunità in merito all’omicidio che, lunedì scorso, ha portato alla morte della giovane Stefania Casolari.
“La diversità, essere uomo essere donna, è ricchezza, ma spesso non è facile vivere all’interno di una relazione, gestire gli inevitabili conflitti e giochi di potere che si generano all’interno della coppia. La diversità mette in discussione e fa paura, se la ns personalità è fragile il diverso rischia di mettere in discussione proprio noi stessi, questo lo possiamo leggere anche nell’intolleranza e razzismo che spesso predomina nella nostra società.
I quattro comuni del distretto socio-economico della ceramica hanno costituito un’unica commissione Pari Opportunità, della quale fanno parte gli assessori alle Pari opportunità di Sassuolo (Susanna Bonettini), Maranello (il sindaco Lucia Bursi), Fiorano (il vicesindaco Paola Bonilauri), Formigine (Donatella Clerici), un consigliere di maggioranza di ogni Comune, un rappresentante per ogni forza politica (di maggioranza e opposizione) e delle autocandidature.
La Commissione intercomunale ha attivato da tempo vari progetti e partecipa a diversi tavoli di lavoro relativi alla promozione e realizzazione delle pari opportunità fra uomo e donna, e sta lavorando sul tema della prevenzione della violenza sulle donne.


E’ attivo un centro d’ascolto rivolto alle donne in difficoltà che è in rete coi servizi sociali dei comuni, con i servizi sanitari e col centro antiviolenza di Modena. Nel 2005 le donne prese in carico sono state 138 di cui 43 nuove utenti, gli accessi sono stati 245; è possibile effettuare un counselling psicologico e legale, il servizio è completamente gratuito per appuntamenti telefonare al 0536-1844716.


“Non bisogna confondere le pari opportunità con “ cose “che riguardano solo ed esclusivamente le donne– sottolinea la Presidente M.Cristina Florini – molti progetti finanziati dalla Comunità Europea, infatti, puntano a lavorare sul disagio maschile e sull’acquisizione di competenze per la gestione dei conflitti al fine di prevenire la violenza sulle donne. Qualora venisse accertata la tesi del delitto passionale, occorrerà capire cosa ha spinto l’omicida ad agire in quel modo. Dati istat 2005: 520.000 donne in Italia,pari al 2,9% della popolazione femminile italiana ha subito uno stupro o una molestia sessuale; il 30% di donne ha taciuto la violenza , violenza che solo in pochissimi casi viene perpetuata da uno sconosciuto la maggior parte da una persona conosciuta, all’interno della famiglia, sul posto di lavoro o fra le amicizie. In Italia nel 2005 gli uxoricidi, omicidi di mogli,compagne,fidanzate, sono stati 56, gli altri omicidi di donne 82; nel 2004 vi sono stati 187 omicidi in famiglia, di cui il 68% sono rappresentati donne e nel 80% dei casi sono stati compiuti da uomini. Sono dati che spesso ci passano inosservati Il lavoro che la commissione sta portando avanti punta a promuovere le differenze di “genere”, imparare a farsi rispettare e rispettare l’altro, infatti il prossimo anno scolastico verrà attivato un progetto con le sei scuole superiori del distretto con la finalità di favorire un maggiore benessere fisico-psichico e relazionale degli studenti e di migliorare la comunicazione fra ragazzi e ragazze favorendo competenze di gestione del conflitto . Altro progetto attivato riguarda il tema della conciliazione delle donne fra tempi di cura e tempi dedicati al lavoro,tematica che investe interamante la famiglia, nel nostro distretto si aggiunge la problematica dei turni nelle ceramiche, le scuole, gli asili nido hanno orari diversi rispetto al turno della donna lavoratrice che, però, spesso non può rinunciare al lavoro per non incidere negativamente sul budget familiare. L’attività della commissione in sinergia con quella degli assessorati alle pari opportunità dei 4 comuni è orientata a promuovere azioni per contrastare tanta violenza.
















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