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Reggio-Modena: verso intesa tra le due province

Si è tenuto ieri mattina a Palazzo Allende il primo incontro tra la giunta della Provincia di Reggio Emilia e la Provincia di Modena, inizio di una collaborazione che è ritenuta necessaria per il bene delle due comunità e per dare nuovo sviluppo a tutto il contesto regionale.

Si è innanzitutto valutato che in sede regionale occorre contribuire alla definizione di nuove strategie che, di fronte ai cambiamenti veloci nella conoscenza, nell’economia, e più complessivamente nella società.
Sono molte le affinità tra le due Province, occorre ora superare ogni visione ristretta e localistica per impostare strategie comuni che mettano in valore il buon governo, le peculiarità e le eccellenze presenti. Nei prossimi mesi saranno approfonditi, attraverso gruppi di lavoro diretti degli assessori e dei dirigenti, le questioni individuate come comuni e prioritarie. Innanzitutto sul ruolo delle province come elemento di raccordo e programmazione, più che di gestione, tra comuni e Regione. Occorre riordinare il sistema delle competenze per produrre migliori servizi e sempre miglior uso delle risorse.

Uno dei punti contenuti nel documento d’intenti sottoscritto dalle Giunte provinciali di Modena e Reggio Emilia riguarda il distretto ceramico, per le sue evoluzioni prevedibili, a fronte della competizione mondiale, con la necessità di trovare nuovi strumenti tesi a valorizzare l’identità del distretto, la sua qualità produttiva ed ambientale. Sulla mobilità si avverte la necessità di una strategia che ‘ricercando nel breve periodo sinergie fra aziende vicine, si indirizzi verso successive operazioni di fusione tra aziende in ambito regionale, sino a cercare di raggiungere livelli di competitività anche al di fuori della regione attraverso alleanze, scambi, acquisizioni che portino a raggiungere dimensioni significative a livello nazionale’.

Per quanto riguarda le infrastrutture, si avvieranno ‘confronti e scelte pianificatorie’ comuni. Un primo punto di accordo riguarda lo studio di fattibilità predisposto dalla Regione per la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana, del quale le due Province ‘condividono i contenuti quale snodo strategico per lo sviluppo dei rispettivi territori’.

Un altro ambito di collaborazione è la ricerca e innovazione, nella convinzione che i cambiamenti possano essere così affrontati nella prospettiva migliore, partendo dalle importanti esperienze in corso sui centri di ricerca esistenti e la positiva collaborazione con l’Università. Le due Province intendono concorrere a promuovere l’istituzione di un Distretto Tecnologico Agroalimentare ‘per una reale integrazione con le tre reti del sistema italiano della ricerca: le università, gli enti pubblici di ricerca e le imprese, in considerazione sia dell’alta qualità delle produzioni agricole e alimentari, sia della presenza dell’Authority Alimentare a Parma’.

Altro ambito di intesa sono le politiche per la formazione e il lavoro, considerato che con la nuova programmazione dei fondi strutturali si ridurranno sensibilmente le risorse finanziate dall’Unione europea. Da qui la necessità di «confrontarsi sulle scelte “macro” per lo sviluppo, in particolare per quei segmenti che ci vedono operare in bacini omogenei», come il Gal e le aree ex Obiettivo 2, e ‘collaborare a specifici progetti dai tratti comuni, nei quali ricercare sinergie. Un primo ambito sperimentale potrebbe essere l’estensione della “banda larga” ai soggetti privati nell’Appennino’.

A conclusione dell’incontro le due Giunte hanno deliberato un documento comune, rilevando molte convergenze sia nell’individuazione delle priorità di lavoro che nella volontà di dare un messaggio di forte collaborazione teso a raggiungere nuovi e più alti risultati nell’azione di governo e nella vita dei cittadini amministrati.
Insieme più facile vincere le sfide che ci attendono
Dai trasporti alla ricerca tecnologica, dalle politiche ambientali alla valorizzazione dell’Appennino: sono alcuni temi sui quali le Province di Modena e Reggio Emilia hanno deciso di avviare un confronto per sviluppare sinergie e azioni comuni. Lo hanno stabilito le due Giunte nel corso di una seduta congiunta che si è svolta oggi a Reggio per discutere un documento d’intenti che traccia gli ambiti della collaborazione.
Il punto dal quale sono partiti i presidenti delle due amministrazioni provinciali, la reggiana Sonia Masini e il modenese Emilio Sabattini, è la necessità di affrontare in modo omogeneo problematiche che accomunano i due territori. “Vi sono alcuni temi, come il nuovo ruolo delle istituzioni locali, il rilancio competitivo dei sistemi produttivi territoriali, la promozione delle eccellenze e di territori – spiegano – rispetto ai quali le sfide poste non hanno confini e possono essere meglio affrontate in un’ottica di ‘area vasta’. Per questo abbiamo deciso di individuare una prima serie di ambiti sui quali iniziare a lavorare insieme”.
Perché Modena e Reggio?
“Non solo per la vicinanza geografica, ma anche e soprattutto per le affinità dei territori, i quali condividono già oggi condizioni economiche e infrastrutture. Il dimensionamento di un territorio più vasto di quello provinciale può consentire maggiore competitività anche su scala regionale e nazionale, oltre ai benefici che può portare la condivisione di servizi pubblici, evitando doppioni e duplicazioni di forme di gestione simili”.
“La competitività richiede dimensioni diverse, impone di guardare al di là del campanile – concludono Masini e Sabattini – L’auspicio è che il metodo che noi oggi adottiamo, quello del confronto e di una collaborazione sinergica, venga assunto anche dagli altri soggetti che concorrono alla crescita dei nostri territori, dalle associazioni economiche ai sindacati. Insieme sarà piu’ facile vincere le sfide che ci attendono”.
















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