venerdì, 29 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeEconomiaComune Modena approva bilancio consuntivo 2005




Comune Modena approva bilancio consuntivo 2005

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato, con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione, i risultati della gestione finanziaria, economica e patrimoniale del 2005 (il Bilancio consuntivo) e la destinazione dell’avanzo di esercizio 2005.

Contestualmente, il Consiglio – con gli stessi voti – ha approvato un ordine del Giorno della maggioranza di accompagnamento al bilancio Consuntivo, respingendo sei emendamenti proposti da Alleanza Nazionale.

Dal bilancio consuntivo emerge che le spese sono ammontate complessivamente a 308 milioni di euro, di cui 215 milioni in spesa corrente e 92 milioni in spese di investimenti. La spesa pro-capite per cittadino è stata quindi di circa 1700 euro, maggiore rispetto a quelle del 2004 che si era assestata a 1554 euro. Sul fronte della spesa corrente, al capitolo del Welfare sono stati destinati oltre 92 milioni di euro, mentre la voce “Qualità dell’ambiente, del territorio, della vita” ha registrato una spesa corrente di oltre 57 milioni. Cittadinanza, Socialità e Partecipazione, Sviluppo del Sistema Modena e “Il Comune Amico” si dividono il resto della spesa corrente. Il volume della spesa corrente ha registrato un aumento del 2,6% rispetto al 2004, dato che – secondo l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri – “permette di parlare di un arresto della dinamica di spesa reale, senza tuttavia rinunciare all’espansione della spesa per le politiche reali”. Anche la spesa per investimenti si è concentrata in particolare su “Qualità dell’ambiente, del territorio e della vita” e del “Welfare”, a cui sono stati destinati rispettivamente il 52% e 27% del totale. Tra gli interventi più significativi sul fronte delle spese per investimenti spiccano l’acquisizione del Parco Novi Sad dal Ministero delle Finanze (4,2 milioni), 18,4 milioni destinati alla mobilità, acquisto di aree nei nuovi comparti Peep (8,3 milioni), 7 milioni per la nuova scuola media Marconi al quartiere Crocetta, 12 milioni per la realizzazione dei programmi “Politiche per l’infanzia”, 7 milioni per la manutenzione degli immobili comunali destinati a sede e servizi, 300mila euro destinati al fondo provinciale rotativo a sostegno dell’innovazione e 10 milioni sul capitolo “Cittadinanza, socialità e partecipazione”, che comprende tra gli altri il completamento dei lavori presso il Palazzo Santa Margherita. Le entrate di parte corrente nel 2005 si sono assestate a 213 milioni di euro, di cui 130 di natura tributaria, 19 da trasferimenti da Stato, Regione ed altri enti e 63 di natura extratributaria. Tra le entrate tributarie, 54 milioni sono relativi al gettito Ici – a cui si aggiungono altri 3 milioni di recupero evasione Ici da anni precedenti – e 22 milioni sono invece relativi alla Tarsu. 115 milioni, invece, il volume delle entrate in conto capitale, di cui 59 derivanti dalla vendita di titoli Meta ad Hera. I proventi della fusione per incorporazione di Meta in Hera, in particolare, sono stati destinati principalmente al finanziamento di nuove opere (43 milioni) e all’estinzione anticipata di debiti (14 milioni). Via libera del consiglio, inoltre, anche alla delibera sull’utilizzo dell’avanzo di gestione 2005, che si è assestato su 1 milione e 648mila euro. Di questi, 1 milione e 378mila euro saranno destinati al completamento dei lavori di costruzione della nuova strada di collegamento tra la Tangenziale Pasternak e la Nonantolana, 70mila ad asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori e 200mila euro destinati al Fondo oscillazione tassi e al Fondo svalutazione crediti.

Nel corso del Consiglio è stato poi approvato anche l’Ordine del Giorno della maggioranza con cui si dà atto che “i risultati sono stati ottenuti nel pieno rispetto delle regole fissate dalla legge finanziaria dello stesso anno e si considera “soddisfacente il complesso dei risultati conseguiti nel pieno rispetto dei programmi e degli impegni assunti dalla coalizione di maggioranza”. Il documento, inoltre, valuta “preoccupante la crisi economica e finanziaria che sta attraversando l’Italia, difficile la condizione dei conti pubblici ereditata dal precedente governo, anche per le possibili ripercussioni verso le autonomie locali, quindi anche verso il Comune di Modena”. L’auspicio della maggioranza è quello di “una maggiore attenzione da parte dei livelli superiori di Governo per le politiche a sostegno delle persone non auto-sufficienti, anziani e non, per le politiche dell’infanzia gestite dai comuni, per le politiche e le istituzioni culturali e per l’innovazione, lo sviluppo ed il lavoro”, ritenendo infine necessario “il superamento dei vincolo dei tetti di spesa nella articolazione del patto di stabilità, ingiusti e inefficaci, per imboccare invece la strada di una effettiva autonomia finanziaria degli enti locali, così da conciliare sempre rigore e diritti sociali sull’intero territorio nazionale”.

Tutti respinti, invece, i sei emendamenti all’Ordine del Giorno proposti da Alleanza Nazionale, con cui si chiedeva – tra le altre cose – di sottolineare che i risultati del 2005 erano stati raggiunti “grazie ai limiti e agli sproni posti dal governo Berlusconi nella Finanziaria 2005”, ma anche di evidenziare il “discutibile percorso che ha portato alla fusione Hera-Meta”. Alleanza Nazionale, inoltre, chiedeva di ricordare che i risultati sono stati raggiunti “malgrado i preoccupati allarmi lanciati un anno fa dall’Amministrazione comunale paventante che, in conseguenza dei tagli previsti dalla Finanziaria 2005, sarebbe stato impossibile mantenere gli impegni assunti né ovviamente, tantomeno, aumentarli”, ritenendo inoltre necessario “il mantenimento del vincolo dei tetti” e ricordando infine che la difficile condizione economica non è “eredità del precedente governo”, ma “ereditata da un debito pubblico formato soprattutto negli anni ’80 e di cui oggi si portano le pesanti conseguenze”.
“E’ un quadro che segna un elemento di discontinuità, con una significativa battuta d’arresto della spesa dopo diversi anni, già annunciata, che può essere un importante elemento di discussione – ha commentato l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri – Spesso l’opposizione dice che piangiamo anche se le risorse ci sono, ma questa manovra – che è progressiva nel prelievo e vede il progresso del sociale – dice a chiare lettere come si può reagire in un quadro di difficoltà. Piuttosto che mettere mano all’Ici, infatti, si sceglie di fermare la spesa, ma non di fermare il welfare”.
















Ultime notizie