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Incendi boschivi: con il caldo aumentano i rischi

Il gran caldo, la vegetazione secca, ma soprattutto la disattenzione di turisti e agricoltori fanno aumentare in questo preiodo il rischio incendi boschivi in montagna.


In attesa nei prossimi giorni della dichiarazione ufficiale da parte della Regione Emilia Romagna dello “stato di grave pericolosità” che fa scattare il servizio costante di vigilanza e una serie di prescrizioni, in particolare per le attività agricole, l’assessore provinciale all’Ambiente e protezione civile Alberto Caldana raccomanda la “massima cautela a tutti, in particolare chi frequenta le zone montane dove basta davvero poco per provocare un incendio”.

Anche l’auto parcheggiata vicino all’erba secca con la marmitta ancora calda può essere la miccia di un incendio. Un mozzicone di sigaretta acceso gettato fuori da un’automobile in corsa si può trasformare, per effetto dell’aria, in un proiettile incendiario. Fumare o accendere un fuoco nei pressi di sterpaglie e vegetali è sempre molto pericoloso.

Per le segnalazioni di avvistamenti di un incendio sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 1515 della Forestale e 115 dei Vigili del Fuoco oppure al numero verde 800841051 (la chiamata è gratuita).

In caso di incendio boschivi la responsabilità dell’intervento di spegnimento è del Corpo forestale dello Stato; se ci sono rischi per persone ed edifici, la direzione delle operazioni passa ai Vigili del fuoco.

Alla Forestale, comunque bisogna rivolgersi ogni volta che si ha intenzione di bruciare materiale vegetale nei pressi di un bosco: nel periodo di “grave pericolosità” è assolutamente vietato a una distanza di 200 metri e le sanzioni vanno da mille a 10 mila euro. Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa.
















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