I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico ed un elicottero del 83° Combat Sar di Rimini parteciperanno ad un intervento di soccorso e recupero notturno nei pressi della Pietra di Bismantova, sull’Appennino reggiano.
Nei pressi delle Pietra di Bismantova è ormai buio. Un gruppo di escursionisti si avventura imprudentemente all’interno di una piccola grotta dell’Alta Val Di Secchia, nota come il “Tanino”. La roccia è bagnata ed improvvisamente uno degli escursionisti scivola. La caduta gli provoca alcune lesioni traumatiche che richiedono l’immediato intervento dei soccorsi. Due suoi compagni, dopo essere usciti dalla grotta e aver dato l’allarme, si allontano in cerca di aiuto ma si smarriscono in una zona in cui neanche i telefoni cellulari ricevono segnali. Immediatamente scatta l’operazione di recupero del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna (Saer).
Fortunatamente non è il resoconto di un fatto realmente accaduto ma solo il quadro simulativo di un’esercitazione di soccorso speleologico in notturna che si svolgerà domani, 28 giugno, in un’area carsica dell’Appennino reggiano, nel comune di Villa Minozzo. Vi parteciperanno uno staff di una cinquantina di tecnici appartenenti al Servizio regionale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) con tre unità cinofile, e alcuni piloti e sottoufficiali dell’aeronautica militare appartenenti all’83° Combat Sar di Rimini con un potente elicottero militare HH3F per ricerca e soccorso notturno.
Scopo della simulazione è quello di addestrare il personale del Saer e l’equipaggio dell’Aeronautica militare ad operare in condizione complesse di coordinamento, reperimento target, recupero al verricello in ambiente ostile ed in operazioni notturne. La collaborazione dell’83° Combat Sar di Rimini è una preziosa ed insostituibile risorsa per tutti quegli interventi che richiedono un supporto aereo notturno tempestivo alle operazioni di soccorso del Saer. Questa collaborazione ha già visto impegnate le due organizzazioni in operazioni reali che hanno permesso di recuperare feriti gravi in condizioni estreme sulle nostre montagne.
