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‘Il piacere di raccontare-Casalgrande 2006’: premiati i vincitori

Sabato 14 settembre, nella Sala degli Stendardi del Castello di Casalgrande Alto, alla presenza del presidente dell’Università del Tempo Libero, prof. Ugo Bedeschi, e dell’assessore alla Cultura, dottoressa Giuliana Pedroni, promotori dell’iniziativa, sono stati premiati i vincitori del concorso “Il piacere di raccontare – Casalgrande 2006“.

Il concorso, giunto alla quarta edizione, ha visto impegnata la giuria nell’analisi e nella valutazione di una ventina di racconti, giudicati nel loro insieme di buona tenuta stilistica e, in alcuni casi, di fantasiosa e ricca inventiva.

I contenuti andavano da nostalgiche rievocazioni di un passato ormai scomparso (visto attraverso il velo della memoria che ne esalta gli aspetti migliori e contrapposto al presente frenetico, alienante, nemico dei rapporti umani) alla rappresentazione di squarci, non sempre positivi, di vita contemporanea, analizzata con lucida e fredda razionalità che nasconde tuttavia angosce e disagi esistenziali.
Durante la cerimonia di premiazione l’attrice Rina Mareggini ha letto i racconti risultati vincitori, mentre Radio 106 di Salvaterra trasmetterà la lettura integrale di tutti i racconti che sono stati inviati al concorso.

Il primo premio è stato assegnato a Daniela Masi per il racconto “Manuale di istruzioni” (sul tragico e alienato amore di un uomo per una bellissima bambola meccanica, purtroppo ferocemente gelosa come una donna in carne e ossa); il secondo premio a Marco Ferrara per il racconto “Bus Terminal” (divertente beffa di un piccolo spacciatore ai danni di due poliziotti); il terzo premio a Giovanni Castagnetti per il racconto “Il Birocciaio” (precisa rievocazione di un mestiere e di una realtà ormai scomparsi).

I promotori del concorso si congratulano con tutti i partecipanti, lieti di constatare che il “piacere” di scrivere, figlio del “piacere” di leggere, non è stato soppiantato dalle più moderne forme di comunicazione: forse la nomea che grava sugli italiani come distratti lettori non ha così solidi fondamenti come spesso si vuol far credere. Molti amano ancora stare con la penna di fronte a un foglio bianco da riempire con fantasie ed emozioni che arricchiranno l’eventuale lettore, ma è bello anche riempire il foglio e tenerselo gelosamente per se stessi.
















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