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Convegno inaugurale a Cersaie 2006

Apertura in grande stile per la ventiquattresima edizione di Cersaie, il tradizionale appuntamento fieristico promosso da Assopiastrelle che quest’anno si presenta nelle nuova denominazione di Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno.


Come di consueto, dopo il taglio inaugurale del nastro alla presenza del sindaco di Bologna Sergio Cofferati e di importanti nomi del panorama industriale ed economico, si è svolto il convegno inaugurale della kermesse dal titolo “Concorrenza e saperi per ritornare a crescere”.
Moderato dal giornalista Edmondo Berselli, direttore della rivista “il Mulino”, ed editorialista di “Repubblica”, il convegno si è svolto presso il Palazzo dei Congressi di Bologna. Di fronte ad una platea riunita che contava oltre 600 persone, il tema della concorrenza scelto per questa edizione dell’evento fieristico ha visto confrontarsi sul palco il presidente di Assopiastrelle Alfonso Panzani e il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani. Ha dovuto rinunciare a presenziare l’appuntamento il presidente di Confindustria e di Bologna Fiere Luca di Montezemolo, trattenuto a Roma per incontri con il Governo.



Dopo i saluti del sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che ha rimarcato l’importanza della kermesse dalla risonanza mondiale prossima a compiere i venticinque anni con l’edizione 2007, il presidente Alfonso Panzani ha posto l’attenzione sull’andamento del settore delle piastrelle di ceramica italiane, ricordandone i positivi riscontri degli ultimi sei mesi: “Dopo cinque anni di calo in termini di volume, c’è stato un segno più nei volumi esportati che sono aumentati del 3%: la Russia, i Paesi dell’Europa orientale entrati nell’Unione e alcuni Paesi asiatici sono tra le aree più attive. A testimonianza degli accresciuti standard raggiunti i fatturati sono cresciuti del 6%. Siamo pronti a riposizionarci su una fascia di mercato più ampia, sfruttando anche l’idea di concetti architettonici completi”.
Il presidente Panzani ha poi sottolineato la sua preoccupazione per la presenza di alcuni elementi esogeni che potrebbero “pregiudicare la competitività dell’impresa, quali ad esempio la debolezza del dollaro e in particolare l’eccessivo costo dell’energia, a fronte di una industria, quella della ceramica, che ha tariffe superiori del 30% rispetto ai concorrenti europei. Il problema dell’energia riduce la redditività delle imprese e limita di conseguenza la crescita, ma non dobbiamo perdere la voglia di crescere attraverso l’internazionalizzazione, specie per quanto riguarda gli Stati Uniti e i Paesi dell’Europa orientale. Siamo dei dannati della concorrenza, credo però che i risultati si vedano. Importiamo argilla dall’estero, paghiamo stipendi tra i più elevati, cuociamo con il gas più caro in assoluto, ma abbiamo sempre la massima efficienza. Il nostro settore resta uno di quelli definiti come più maturi, per continuare a competere chiediamo una revisione delle tariffe del metano e che vengano rimossi alcuni ostacoli, tra i quali la questione delle infrastrutture che per noi sono importantissime per competere”. Il presidente Panzani ha infine rimarcato l’importanza del valorizzare i giovani talenti universitari e dei saperi che “devono restare nel distretto di Sassuolo.



La conoscenza deve rimanere qui, dobbiamo attrarre studenti da altri Paesi. Puntiamo quindi sui nostri talenti, anche la liberalizzazione rappresenta un modo per riuscire a tenere da noi i migliori. La conoscenza è un patrimonio che va conservato e tutelato”.



Dal canto suo il ministro alla Sviluppo economico Pierluigi Bersani in merito al tema della competitività, ha sottolineato come la crescita dei prossimi anni sia da intendere “più in termini di valore che di quantità, a ridosso delle imprese che sono in grado internazionalizzarsi di più, con un terziario qualificato e con settori di contorno”. A proposito del costo eccessivo dell’energia, il ministro ha rimarcato l’urgenza di “affrontare il problema subito, su scala continentale. “Di fronte ad un andamento dei consumi di gas – ha affermato Bersani – che cresce ovunque in Europa, dobbiamo darci una rete europea ed una massa critica. Al contempo, negli ultimi ci siamo trovati di fronte alla scarsezza di infrastrutture, senza aver fatto investimenti nei tubi necessari per il trasporto del gas. L’una e altra cosa sono importanti per l’amministrazione pubblica, è necessario partire sia in termini di riforma che di investimenti infrastrutturali per favorire un approccio aggregato. La riforma del cuneo fiscale rappresenta un sostegno per le imprese, che devono continuare a spingersi verso l’innovazione, e per quanto riguarda il profilo critico dell’energia lavorare con grande attenzione per i produttori. Uno degli strumenti più importanti per trasferire politiche che guardino all’innovazione, alla concorrenza e ai saperi, è ascoltare gli imprenditori, primi artefici dei cambiamenti. E’ nostra volontà dare vita a un tavolo di lavoro a questo scopo, al quale Assopiastrelle è invitata a sedere. Per quanto riguarda il rapporto ‘concorrenza e conoscenza’, penso che oggi parlare di industria significhi estendere il concetto dalla manifattura a funzioni. Nel nostro Paese c’è un riflesso conservativo, serve una maggiore disponibilità a cambiare. In uno dei progetti che attueremo ci sarà l’idea di collegare i beni di consumo alle nuove frontiere tecnologiche, cercando di aiutare i gruppi di imprese per portarli almeno fino al prototipo. Questa è una linea di intervento che potrebbe dare mano al sistema delle piccole e medie imprese. Della ricerca e dell’innovazione ne faremo l’asse principale di intervento, lavorando su due fronti: gli automatismi (legge 488) e i finanziamenti nelle aree di innovazione. La nostra industria è strategica, siamo unici al mondo dal momento che siamo riusciti a crearla senza avere una materia prima. Il caso delle ceramiche è clamoroso, nonostante sia costretto ad importare materie prime, fattori di produzione dell’energia, riesce ad organizzare i fattori produttivi e a competere nel mondo. Allora la logistica, il migliore utilizzo di infrastrutture devono essere le scelte prioritarie. Ci auspichiamo che il nostro sistema industriale attraversi questa fase selettiva e ne esce ancora più forte”.


In merito alle linee di politica economica da portare avanti nella realtà italiana, il ministro Bersani ha sottolineato l’attenzione del Governo nei confronti di ricerca ed innovazione, dalle reti di impresa ai brevetti, in particolare per quanto riguarda i programmi, le idee e i progetti di avanzamento tecnologico e industriale. “Vorrei ponessimo attenzione al tema che il presidente di Assopiastrelle Panzani ha portato all’attenzione: quello dei giovani talenti universitari, dobbiamo essere capaci di incrociare quello che sappiamo fare con le nuove aree tecnologiche”.
















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