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Reggio E.: Piano mobilità, Provincia e Comune al lavoro

Dall’indagine sugli spostamenti dei reggiani emerge che, nelle ore di punta, oltre l’80% dei mezzi viaggia con il solo conducente a bordo, che
il 63% dei veicoli immatricolati negli ultimi quattro anni è diesel, che il 21% dei mezzi Euro 0 è stato trasformato a metano o gpl. In città il tasso più alto di spostamenti è rappresentato dai giovani tra i 18 e 24 anni, con una media di tre spostamenti al
giorno.

Prosegue il cammino verso il nuovo Piano strategico destinato a migliorare la mobilità
tanto in città quanto in provincia, al quale dallo scorso anno stanno lavorando Comune di Reggio, Provincia e Agenzia per la mobilità-Act. In queste ore i primi frutti del lavoro svolto, partendo anche da una interessante indagine sulle abitudini dei reggiani, vengono presentati alle Commissioni consiliari di Comune di Reggio e Provincia.

“Entro l’anno – spiegano gli assessori alla Mobilità dei due Enti, Alberto Sàntel e Luciano Gobbi – contiamo di definire il Piano della mobilità dal quale discenderanno i vari piani di settore: da quello per la città (il Pum) a quelli di bacino per i vari distretti provinciali (Ceramiche, Val d’Enza, Bassa, Pedemontana), dal nuovo Piano del trasporto pubblico al Piano provinciale della sicurezza stradale al Piano per agevolare gli spostamenti non
motorizzati. Tutti strumenti che nel frattempo, in coerenza con quanto emerso dai primi mesi di studio e confronto, sono già entrati nella fase operativa e in alcuni casi hanno già prodotto i primi risultati, dagli interventi per il controllo dell’accesso in centro storico al Piano provinciale per la moderazione del traffico”.
“Per la prima volta si sta predisponendo un Piano che interesserà l’intero territorio provinciale su un tema, quello della mobilità, che coinvolge decine di migliaia di cittadini.
Un Piano partecipato, ovviamente, con gli Enti promotori impegnati a individuare insieme
agli attori sociali più rappresentativi – dalle associazioni imprenditoriali e ambientaliste ai
sindacati, dai comitati al commercio – strategie e azioni che incideranno in modo significativo sugli stili di vita e sulle abitudini dei cittadini”, aggiungono gli assessori Sàntel e Gobbi. Per i quali, uno degli obiettivi prioritari è già stato individuato chiaramente in questa prima fase di studio e confronto: “Dovremo arrivare ad usare di meno l’auto privata, definendo tutti insieme le strategie per un trasporto collettivo che assicuri comunque libertà e opportunità di movimento e di spostamento, che restano un diritto per ogni cittadino: muoversi tutti, insomma, ma muoversi insieme”.
















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