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Accordo pilota all’Università di Modena per ricercatori precari

Raggiunto un accordo tra Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Organizzazioni Sindacali che, primo in Italia, contempla nell’ambito di
applicazione dell’accordo stesso, tutti i contratti di lavoro atipico cioè: collaboratori coordinati continuativi, assegnisti di ricerca, medici
specializzandi, dottorandi e borsisti di ricerca avanzata.

I Sindacati modenesi dell’Università edi rappresentanza dei lavoratori atipici NIdiL Cgil, Flc Cgil, Alai CislL, Cpo Uil esprimono soddisfazione
per il raggiungimento di un’intesa che ha visto la partecipazione attiva degli stessi soggetti che beneficeranno dell’accordo, durante tutto il
percorso sindacale: dalla costruzione della piattaforma rivendicativa da parte del gruppo di lavoro appositamente costituito, alla partecipazione al tavolo della trattativa e al ruolo di raccordo con le persone che operano, con tipologie contrattuali atipiche nelle varie facoltà dell’ateneo.

Importanti miglioramenti sostanziali in termini di tutele sono previsti nell’accordo: tutela della salute e sicurezza attraverso un’azione di
monitoraggio e valutazione dei rischi, diritto di informazione con l’istituzione di un osservatorio bilaterale per valutare dati e prospettive, diritti sindacali (non solo il diritto di assemblea ma anche
la gestione di un sito intranet per le comunicazioni delle rappresentanze sindacali), tutela assicurativa sulla responsabilità civile verso terzi a carico dell’Università e contro gli infortuni sul lavoro e, soprattutto, la previsione di costituzione di un fondo mutualistico che integri le coperture già esistenti erogate dall’Inps in caso di malattia e per la copertura di periodi di astensione per gravidanza a rischio per ora non contemplata dalla legislazione vigente.

Questo accordo dimostra che è possibile ed auspicabile che si realizzi, anche per via negoziale, un avanzamento nella qualità e quantità delle tutele anche nel lavoro atipico.
















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