E’ di due albanesi indagati per possesso di armi e ricettazione il bilancio di un controllo straordinario dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Sassuolo svolto la scorsa domenica in centro, ma reso noto solo oggi. Un albanese di 20 anni Alija Xhemal è stato arrestato mentre un suo connazionale di 17 anni è stato denunciato e affidato alla Procura dei Minori di Bologna che poi lo hanno riconsegnato ai genitori che vivono a Sassuolo.
Verso le 22 di domenica 18 marzo i due albanesi erano all’interno della rosticceria cinese di viale San Giorgio ed anche se non stavano compiendo nessun reato hanno attirato l’attenzione dei militari perché alla vista della loro auto hanno dato chiari segni di nervosismo. Il controllo e la perquisizione hanno confermato la pericolosità dei due, il minorenne aveva addosso una pistola calibro 38 special, risultata rubata circa un mese fa in un furto presso un’abitazione di Sassuolo, ed un coltello modello butterfly, di quelli con apertura a scatto, con una lama di 22 centimetri, mentre il 20enne aveva con se un altro coltello butterfly con una lama di 18 centimetri.
Dopo il fermo i due sono stati condotti in caserma per accertamenti; entrambi erano incensurati e in possesso di regolare permesso di soggiorno: Alija Xhemal è stato arrestato per detenzione abusiva di armi da fuoco e armi bianche ed anche per ricettazione, il minorenne è stato denunciato per gli stessi.
Le indagini dei Carabinieri di Sassuolo, coordinati dal Sottotenente Giuseppe Fedele, proseguono per capire come i due siano arrivati in possesso della pistola calibro 38 rubata nelle scorse settimane da un’abitazione di Sassuolo.
Al momento i due non sono stati accusati del colpo, ma tra le ipotesi c’è sia quella che a compierlo siano stati loro direttamente ed anche quella che l’arma sia stata loro consegnata da chi ha commesso materialmente il furto.
Al momento Alija Xhemal è rinchiuso nel carcere Sant’Anna di Modena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre il minorenne è stato denunciato in stato di libertà ed è stato riconsegnato ai genitori, su entrambi pende comunque la pesante accusa di ricettazione.
L’operazione è inserita nel più ampio programma di servizi di controllo del territorio disposti dal comando provinciale che vengono eseguiti con l’ausilio di reparti speciali e che continueranno anche nelle prossime settimane. “Proseguiremo questi servizi – ha sottolineato il Sottotenente Fedele – per garantire standard sempre più alti di sicurezza e per rispondere alla legittima richiesta dei cittadini di Sassuolo di vivere in condizioni migliori”. Queste operazioni stanno impegnando allo stremo la compagnia costretta a turni massacranti, c’è chi arriva a collezionare anche 140 ore di straordinario con la certezza di vedersene pagare solo 40. “Capita di dover sostenere turni molto faticosi – conferma il Sottotenente Fedele – ma lo facciamo con animo felice soprattutto quando riusciamo a conseguire risultati positivi come in questo caso”. Lo scopo è ovviamente prevenire crimini peggiori bloccando il prima possibile soggetti potenzialmente pericolosi.
Continuano anche i controlli antidroga che vengono svolti soprattutto nei parchi pubblici di Sassuolo dove ultimamente si è spostato lo spaccio, un’attività che ha portato a 13 arresti dall’inizio dell’anno, al momento però non si segnalano altri fermi.
