mercoledì, 1 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAppuntamentiA Modena e Reggio torna ''Il Ducato dei burattini''





A Modena e Reggio torna ”Il Ducato dei burattini”

Ritorna l’irresistibile magia dei pupazzi dalla testa di legno con la terza edizione del “Ducato dei burattini”, il festival di spettacoli, laboratori, concerti e teatro di strada che debutta a Modena mercoledì 16 maggio con un calendario di 91 appuntamenti fino alla fine di ottobre in trenta Comuni modenesi e dieci reggiani.


Il programma della rassegna, promossa dalla Provincia di Modena e organizzata dal Gran teatro dei burattini con la collaborazione della Provincia di Reggio Emilia, prevede 55 spettacoli di burattini e quattro di teatro di strada (a Guiglia, Concordia e Frassinoro con un doppio appuntamento), laboratori di costruzione dei burattini e di un drago con materiali di riciclo e ben 22 incontri, tra Modena, Campogalliano e Mirandola, rivolti ai preadolescenti, per imparare a disegnare i graffiti, utilizzando non i muri cittadini ma la carta da pacchi. Ospiti d’onore del festival saranno i cantastorie della “Compagnia della pietra che canta”, provenienti dal Salento, che proporranno musiche e racconti della loro terra in tre concerti a Bomporto, Fiorano e San Felice.

«Il merito del festival – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura e al turismo – è di farci riscoprire con gli spettacoli e con i laboratori un’arte antica e popolare come quella dei burattini che continua ancora oggi ad affascinare e divertire piccoli e grandi».

A inaugurare il festival, mercoledì 16 maggio, alle 21, nella sede della Circoscrizione 4 del quartiere Madonnina di Modena in via D’Avia, sarà “Il matrimonio di Cesira”, un classico della commedia dell’arte risalente alla fine del 1400, proposto dalla compagnia del Gran teatro dei burattini di Luciano Pignatti, organizzatore della rassegna. «Quasi tutti gli spettacoli sono all’insegna della tradizione – spiega Luciano Pignatti, organizzatore della manifestazione – e il personaggio più richiesto e apprezzato è sempre Sandrone. Ma quest’anno, con i cantastorie salentini, proviamo a recuperare una tradizione un tempo molto diffusa anche da noi e oggi quasi persa».
















Ultime notizie