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Due progetti dell’Azienda USL Modena premiati al Forum P.A.

“Un’iniziativa originale e innovativa che ha consentito l’integrazione delle fasce deboli, favorendone l’accesso alle prestazioni sanitarie”. Questa la motivazione grazie alla quale “Parliamoci”, un progetto dell’Azienda USL di Modena per far dialogare operatori sanitari e pazienti stranieri, è stato premiato a Forum P.A., la principale manifestazione fieristica e congressuale dedicata alla Pubblica Amministrazione che si tiene in questi giorni a Roma.

Nel corso della stessa manifestazione è stato anche premiato il progetto “Guadagnare salute in un’Azienda sanitaria: il programma prevenzione e promozione della salute” perché – si legge nelle motivazioni della giuria – “contribuisce a contrastare la crescente diffusione di abitudini di vita non salutari. L’originalità e l’efficacia si ritrova nel fatto che l’azione di educazione dei cittadini viene svolta nei luoghi dove essi lavorano, studiano, si incontrano, acquistano, si divertono e socializzano”.

Tra i 146 progetti candidati, il progetto “Prevenzione e promozione della salute” è stato giudicato tra i tre meritevoli di particolare segnalazione all’interno del premio “Premio Forum PA Salute 2007”, nella categoria “Educare alla salute”. Il riconoscimento è stato conferito al termine di un convegno al quale hanno partecipato il Ministro della salute Livia Turco e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani. Il premio è stato ritirato dal Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli e dal Direttore del Sistema Comunicazione e Marketing Azienda USL di Modena Giuseppe Fattori.

Il progetto “Parliamoci”, tra i 112 i progetti presentati nell’ambito del Premio PA Aperta 2007, ha ottenuto la menzione speciale Forum P.A. per la categoria “innovazione tecnologica” riservato alle migliori azioni per una Pubblica amministrazione aperta ed inclusiva. Hanno ritirato il premio il Direttore Amministrativo dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Grandi ed il Responsabile dello Sviluppo organizzativo dell’Azienda USL di Modena Atos Miozzo.

L’Azienda sanitaria modenese è presente con uno stand all’interno del Forum nel quale viene distribuito materiale su diversi progetti nell’ambito delle politiche per la salute (cura del diabete, sicurezza negli ospedali, prevenzione, cooperazione internazionale).

Prevenzione e promozione della Salute
Il progetto “Prevenzione e promozione della salute” è stato realizzato in applicazione del programma approvato dal Consiglio dei Ministri “Guadagnare salute” e del Piano Nazionale della Prevenzione e del Piano Sanitario Nazionale 2006-2008. E’ attivo dal 2004 e prevede una campagna di comunicazione per scegliere stili di vita rispettosi della salute, programmando una serie di interventi su obesità, allattamento al seno, fumo, alcool, diabete, infortuni sul lavoro, vaccinazioni, incidenti stradali e domestici, donazione di sangue e organi.
L’obiettivo è fornire ai cittadini gli strumenti per scegliere stili di vita salutari e creare condizioni ambientali idonee affinché tali comportamenti possano essere attuati. Tra le peculiarità del progetto, vanno sicuramente sottolineati gli ambiti d’intervento: la scuola, dove sono stati coinvolti oltre 20.000 ragazzi, i centri commerciali e i distributori automatici di alimenti che permettono di entrare in contatto con un pubblico molto vasto (si stimano decine di migliaia di persone), i luoghi di divertimento e di aggregazione (ad esempio le discoteche), gli eventi e le fiere locali. Altri ambiti di intervento sono gli ambienti di lavoro, coinvolti grazie alla partecipazione di associazioni di categoria e di singole imprese, i mass media che collaborano a specifici progetti di comunicazione per diffondere informazioni scientificamente corrette, i luoghi di cura.
Un altro punto di forza del progetto è l’ampio coinvolgimento di partner locali (ad esempio: enti locali, scuole, terzo settore e associazioni di rappresentanza di particolari categorie di malati, farmacie, mondo dello sport) che hanno partecipato attivamente alla promozione della salute.
Parliamoci
“Parliamoci” è un software per far dialogare in ospedale il medico ed il paziente straniero che ha bisogno di cure ed assistenza, ma non parla l’italiano e non lo comprende. Una sorta di “mediatore culturale elettronico” utilizzabile con qualsiasi tipo di computer, anche con un palmare. E’ stato ideato nell’ospedale di Pavullo dal dottor Mauro Lineti del reparto di ortopedia e comincerà ad essere utilizzato in alcuni ospedali della nostra provincia a partire da settembre.
Il programma informatico si articola in 3.000 domande, tradotte in 7 lingue, a ciascuna delle quali corrisponde un numero chiuso di risposte che possono essere scelte in base alle caratteristiche dell’interlocutore (ad esempio, maschio o femmina). Le risposte possono essere correlate a successive domande, secondo una struttura ad albero.
La realizzazione del progetto nasce anche dalla necessità di poter operare nei confronti dei pazienti stranieri, che non comprendono l’italiano, in modo corretto dal punto di vista deontologico e legale. Basti pensare, infatti, alle implicazioni che può avere un intervento chirurgico su di un paziente che non ne abbia ben compreso i rischi ed i benefici.
Il nostro sistema sanitario prevede che tutti possano avere libero accesso alle prestazioni sanitarie, anche urgenti. I pazienti che si rivolgono agli ospedali e ai diversi servizi devono, quindi, godere degli stessi diritti e devono essere messi in condizione di poterne fruire nel modo più completo possibile. Pensiamo, ad esempio, al consenso informato che il medico chiede in seguito ad una patologia traumatica nel momento in cui bisogna scegliere tra un trattamento chirurgico ed uno conservativo. La decisione per l’uno o l’altro trattamento ha ripercussioni sulla vita del paziente in termini familiari, sociali e lavorativi. Quindi, è fondamentale offrire a tali pazienti la possibilità di scegliere con cognizione di causa.
















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