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Confesercenti su apertura tangenziale Finale Emilia

“L’apertura del secondo tratto della tangenziale di Finale Emilia porterà benefici a tutto il territorio che nei prossimi mesi dovrà prevedere la trasformazione e l’adeguamento di una parte della viabilità interna al paese”.

“Nel primo periodo i cittadini ma soprattutto gli operatori economici dovranno subire qualche disagio per il rivoluzionamento che comporta il cambio del traffico, ma col tempo si troveranno sicuramente le condizioni favorevoli addirittura per un rilancio del sistema imprenditoriale di un’importante area come quella di Finale”.

Mauro Bega, direttore di Confesercenti Finale Emilia, commenta così l’apertura del secondo tratto della tangenziale avvenuta il 26 maggio scorso. Dopo quest’ultimo intervento la tangenziale, che misura oltre 5 chilometri, consente un migliore collegamento per i veicoli di passaggio nell’area Nord di Modena e soprattutto permette di deviare fino a 5 mila automezzi pesanti al giorno fuori dal centro cittadino.

“E’ un’opera importante per tutto il nostro territorio – spiega Mauro Bega – che noi abbiamo auspicato da anni. Esprimiamo la nostra soddisfazione per i lavori che tra l’altro di sono conclusi rispettando i tempi che erano stati preventivati. Questo intervento, che dovrà essere completato nei prossimi mesi con un corretto adeguamento della viabilità di collegamento con il centro cittadino, crediamo che possa positivamente rivoluzionare il sistema del paese e del territorio, che adesso dovrà essere ripensato e riprogettato”.
Se da un lato il nuovo tratto di tangenziale permette di deviare il traffico pesante e liberare quindi le strade cittadine, dall’altro almeno in un primo momento potrebbe creare disagi e difficoltà ad alcune imprese, come distributori e altri esercizi commerciali.

“Dopo un necessario periodo di sperimentazione – continua il direttore di Confesercenti – la modifica alla circolazione porterà evidenti benefici, come è avvenuto negli anni passati in alcune zone limitrofe al territorio di Finale Emilia, come per esempio Bomporto, San Felice e Mirandola, dove è stato possibile creare nuove aree residenziali e riportare vitalità al centro stesso. Nei prossimi mesi l’amministrazione comunale dovrà mettere mano alla modifica di una parte della viabilità interna al paese e a quel punto anche gli imprenditori e le forze economiche si dovranno sentire responsabili per lo sviluppo della città e per la realizzazione di un centro storico sempre più attraente e con nuovi servizi”.
















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