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Carpi: Collezione Severi, botta e risposta in Consiglio comunale

Il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio comunale Massimo Valentini ha presentato nel corso dell’ultima seduta prima delle vacanze estive del civico consesso di Carpi un’interrogazione a cui ha risposto il Sindaco Enrico Campedelli.

Tema dell’interrogazione la collocazione delle opere della Collezione Severi, l’acquisto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ente di diritto privato ma con una funzione di interesse pubblico, di un’area agricola di 290 mila metri quadrati e infine la richiesta di un Consiglio comunale aperto alla città e alle realtà politiche, economiche e culturali che si sono confrontate in questi mesi sull’argomento, per permettere la conoscenza pubblica delle proposte in campo, l’intervento dei cittadini e un chiarimento pubblico e trasparente tra amministrazione e Fondazione.

“E’ poi circolata la voce recentemente – ha concluso Valentini – di un versamento da parte della Fondazione al Comune per l’acquisto delle opere che sarebbero da collocarsi alla Cappuccina, ma in base a quale progetto culturale?”.
Il Sindaco Enrico Campedelli in aula ha ribadito che il dibattito sul cosiddetto Parco degli Eventi è cosa da tenere ben distinta rispetto a quello sulla collocazione delle sculture della Collezione, che in base al Prg l’area acquistata dalla Fondazione non può che rimanere agricola e che va valorizzato il centro storico, ripercorrendo poi in breve quanto fatto dal Comune negli ultimi sei anni sul tema della Collezione Severi. “Noi stiamo lavorando per arrivare all’acquisizione di queste opere: se arrivassero i soldi della Fondazione di cui si parla allora ne tratteremo in Giunta, muovendoci poi in modo concertato con la nostra comunità. Sul fatto che ci sia poi sproporzione tra il prezzo pagato dalla Fcrc e il valore dell’area di Traversa San Giorgio non ho i titoli per rispondere. Infine in merito alla richiesta di un Consiglio comunale aperto che discuta della collocazione delle opere della Collezione Severi credo che un’assemblea pubblica sia più adatta come strumento di partecipazione”.
















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