venerdì, 19 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa modeneseUnione delle Terre d'Argine: meno care tariffe servizi scolastici





Unione delle Terre d’Argine: meno care tariffe servizi scolastici

La Giunta dell’Unione delle Terre d’Argine ha recentemente approvato il “Disciplinare generale delle tariffe dei servizi scolastici dell’Unione” che raggiunge l’obiettivo di omogeneizzare le rette e le tariffe nel territorio dei Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera.

Si tratta dei servizi:
Nidi di infanzia comunali e convenzionati;
Scuole dell’infanzia comunali e statali;
Centri Estivi dei nidi e delle scuole dell’infanzia;
Prolungamento orario (nidi, scuole dell’infanzia, e centri estivi);
Pre scuola elementare;
Trasporto scolastico (scuola dell’infanzia, elementare, media inferiore);
Refezione scolastica (scuola elementare e media inferiore);
Centro Giochi Scubidù (servizio esteso a tutti i Comuni dell’Unione).

Il percorso di omogeneizzazione ha dovuto tener conto delle diverse specificità presenti nei quattro comuni: rette minime e massime diverse, diversa applicazione di agevolazione accordate sulla base delle condizioni socioeconomiche delle famiglie, diverse riduzioni applicate per famiglie numerose, ecc. Prima di arrivare alla proposta definitiva, sono state effettuate varie simulazioni sugli effetti delle nuove rette e tariffe presentate alle organizzazioni sindacali, ai rappresentanti dei diversi territori e alle Commissioni consigliari dell’Unione.


Queste le linee fondamentali del nuovo Regolamento
1. I servizi scolastici nei territori di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera avranno lo stesso costo per gli utenti.
2. Le rette dei Nidi di Infanzia e delle Scuole dell’Infanzia verranno stabilite utilizzando in modo puntuale per ogni famiglia la dichiarazione ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente, che valuta reddito e patrimonio della famiglia in base al numero dei componenti del nucleo della famiglia ed alla loro attività); ogni famiglia avrà così una specifica retta commisurata alla sua reale situazione socio-economica.
3. Sulla base anche di una specifica proposta delle organizzazioni sindacali, la soglia ISEE minima è stata innalzata a 7.500 euro (pari ad un reddito annuale di circa 15.000 euro lordi); pertanto un numero maggiore di famiglie potranno pagare la retta minima sia per i Nidi che per le Scuole dell’Infanzia.
4. Si è inoltre ampliato l’intervallo dell’ISEE all’interno del quale vengono concesse agevolazioni: questo permette a un numero maggiore di famiglie di ottenere una riduzione, una più equa distribuzione delle tariffe, più contenute non solo per i cittadini in condizione di disagio socioeconomico, ma anche per le famiglie con redditi medi.
5. Sono state stabilite infine ampie casistiche di sconti, agevolazioni ed esenzioni sulla base ad esempio di condizioni di disagio socio-economico, utenze multiple (presenza di fratelli nello stesso servizio educativo e scolastici dell’Unione) frequenza ridotta, sospensione o mancata erogazione del servizio.

Non nasconde la soddisfazione per l’importante risultato ottenuto Giuseppe Schena, assessore ai Servizi educativi e Scolastici dell’Unione. “Anche grazie al lavoro congiunto con i colleghi dei diversi Comuni dell’Unione e grazie al confronto con le forze sociali abbiamo conseguito un importante obiettivo che avevamo dichiarato e promesso.
In primo luogo – spiega – in termini di equità: dopo avere omogeneizzato sul territorio le regole per l’accesso, per il funzionamento e per la qualità educativa e pedagogica dei nostri servizi, ora siamo riusciti ad uniformarne anche le relative rette e tariffe per i nostri utenti, che vorrei ricordare coprono appena il 25% di quanto questi importanti servizi costano all’amministrazione. Siamo stati in secondo luogo molto attenti a tutelare ed a contenere le spese per le famiglie con redditi bassi ed anche per quelle con redditi medi. Vorrei fare soltanto alcuni esempi: per i Nidi di infanzia famiglie con un ISEE di 7.500 euro pagavano mensilmente a Campogalliano 110 euro, a Carpi 82,85, 89,88 a Novi e 95,85 a Soliera; ora ne pagheranno 55; nuclei con 10.000 euro di ISEE passeranno ad una retta mensile di 105,86 euro a fronte di una situazione precedente che andava dai 134,02 euro di Soliera ai 149,12 di Novi; ma anche famiglie con 17.500 euro di ISEE (pari ad un reddito annuale di circa 40.000 euro lordi) godranno di significativi risparmi: la loro nuova retta sarà di 258,45 a fronte ad esempio dei 262,50 euro di Campogalliano, dei 342,72 di Carpi o dei 315,00 di Novi. Sulla base delle simulazioni effettuate siamo in grado di sperimentare come l’Unione stia cominciando quindi a consentire l’applicazione di significative economie di scala: dai dati in nostro possesso ad oggi oltre il 60% delle famiglie dell’Unione pagherà mediamente meno per gli stessi servizi, mentre l’aumento complessivo medio stimato per l’anno scolastico 2007-2008 risulterà assai più contenuto che negli altri anni (intorno all’1,2% invece che il 2% dell’anno scorso). Il disciplinare approvato non è però semplicissimo da interpretare: riteniamo quindi utile ed importante – conclude Schena – attivare già da settembre alcuni incontri di confronto e specifico approfondimento con la cittadinanza”.

Il Regolamento sarà presto disponibile sul sito Terre d’Argine.
















Ultime notizie