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Bevilacqua si aggiudica il premio letterario “Frignano”

A Pievepelago, nell’Alto Appennino modenese, Alberto Bevilacqua ritirerà domani il premio letterario “Frignano” vinto grazie al nuovo romanzo “Lui che ti tradiva” pubblicato per i tipi di Mondadori. Insieme a lui anche la giornalista Brunella Schisa che con il romanzo “La donna in nero” edito da Garzanti ha ricevuto la segnalazione come miglior opera prima.

La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’ Appennino modenese, nata nel 1959 e che in passato ha visto far parte della giuria anche il critico Carlo Bo, è organizzata dal Comune di Pievepelago, dall’Accademia dello Scoltenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il patrocinio della Provincia di Modena. Nel 2005 il premio ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica, la Medaglia per la Cultura.

Questo il programma della giornata:
Alle 11 si entra nel vivo della manifestazione con l’arrivo dei premiati, dei membri della giuria e degli ospiti, ai quali il sindaco darà il benvenuto davanti alla casa comunale. I vincitori e la giuria, alle 12.30, parteciperanno al pranzo conviviale organizzato sul sagrato della chiesa di San Andreapelago dai volontari della “Compagnia dei pochi ma buoni”. Alle 17.30, nel cinema teatro Cabri, riflettori puntati sulla cerimonia di premiazione della dodicesima edizione del premio letterario “Frignano”, alla presenza del sindaco di Pievepelago, Luca Mordini, del primo cittadino di Fiumalbo, Nardo Norberto Nardini, del sindaco di Riolunato, Giancarlo Cargioli, del vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Massimo Giusti e dell’assessore provinciale alla Cultura Beniamino Grandi.
Ad Alberto Bevilacqua verrà consegnato un assegnato di 5.000 euro e a Brunella Schisa uno dell’importo di 1.500 euro. Inoltre ad Alberto Bevilacqua sarà donata un’opera unica dal titolo “Pagina di vita” dello scultore Davide Scarabelli. Davide Scarabelli è attivo sulla scena culturale nazionale dalla fine degli anni Cinquanta: ha partecipato ai principali eventi culturali nazionali e internazionali. Ricordiamo la sua presenza con un’opera scultorea a “Parole sui muri”, happening dell’avanguardia culturale che animò Fiumalbo alla fine degli anni Sessanta.
Alle 20.00 si terrà la cena di gala in onore dei premiati.

L’universo femminile protagonista del Premio
La partecipazione al Premio era riservata a opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2006 e il maggio 2007, che potevano essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. Gli altri componenti sono Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Alberto Bertoni, Michelina Borsari, Stefano Calabrese e Giuseppe Pederiali. “Quest’anno abbiamo ricevuto una quarantina di opere – spiega Michelina Borsari, coordinatrice della giuria – la maggior parte delle quali di grande qualità. Le grandi case editrici italiane hanno mandato i titoli migliori e questo è un segno di importante riconoscimento per il “Premio Frignano”. Editori del calibro di Mondadori, Feltrinelli, Bompiani, Garzanti, Guanda e Marsilio non sono voluti mancare all’appuntamento con il Premio giunto alla dodicesima edizione. Oltre al vincitore e alla segnalazione come miglior opera prima sono risultati molto interessanti il romanzo di Silvana Spina “Uno sbirro femmina” (Mondadori), quello di Iaia Caputo “Dimmi ancora una parola” (Guanda) e “Maggio splendeva” (Feltrinelli) di Marco Archetti”.
“Nei testi di questa edizione – continua Michelina Borsari – salta agli occhi la prorompenza dell’universo femminile e la voglia di raccontarsi che lo caratterizza: almeno la metà dei testi sono scritti da donne e anche quelli di autori maschili hanno come protagoniste le donne, con storie di figlie che parlano alle madri o con tentativi di ricostruire percorsi di vita attraverso la memoria. L’intento sembra essere quello di istituire delle grammatiche, dei linguaggi base per le emozioni femminili. Alberto Bevilacqua è da sempre il maestro di questa tonalità: è l’autore che interpreta al meglio le caratteristiche di una certa letteratura delle emozioni. Quello che gli viene tributato, quindi, è sicuramente un premio per l’opera, ma è anche un riconoscimento come autore. “Lui che ti tradiva” ha i tratti di una grande pedagogia delle emozioni, è un testo che insegna la grammatica dei sentimenti: Bevilacqua è bravissimo nel cogliere elementi particolari dell’universo femminile che sfuggono agli altri. Il libro è anche un grande momento di verità: il filo della narrazione è la confessione che lo scrittore fa alla madre”.
“L’opera prima segnalata – conclude Michelina Borsari – è quella di Brunella Schisa; è un romanzo che nasce da una grande passione dell’autrice per l’Ottocento francese, dalla profonda conoscenza di un’epoca. La narrazione, a un primo livello di lettura, è quella dell’amore tra due pittori impressionisti, Edouard Manet e Berthe Morisot: lui già affermato, lei che cerca di emanciparsi in un mondo riservato agli uomini. Una vicenda di amour et passion molto coinvolgente e molto sensuale, in cui l’autrice è abile a sostenere la narrazione anche nei momenti più intensi e difficili. Ma il romanzo ha anche un carattere sinestetico, dove la pittura parla dell’amore e la scrittura parla della pittura. Ed è infine anche un ottimo ritratto di un’epoca e di un ambiente, sul cui sfondo si muovono personaggi emblematici come Degas e Renoir e altri artisti di questo calibro, di cui la Schisa è abile a raccontare piccoli segreti”.
















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