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Modena: nuovi problemi per l’acceleratore lineare del Policlinico

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria si è immediatamente attivata con la ditta che cura il servizio di manutenzione per porre rimedio nel più breve tempo possibile ai nuovi problemi dell’acceleratore lineare Primus: la sofisticata attrezzatura, necessaria per la radioterapia e installata presso la Struttura Complessa di Radioterapia del Policlinico, ha cominciato a pre-sentare difetti di funzionamento giovedì 23 agosto.

E’ stata subito allertata la ditta di manutenzione il cui intervento, però, non è stato risolutivo, con la conseguenza che l’acceleratore ha funzionato a singhiozzo fino a fermarsi completamente. Il riavvio è previsto per il 4 settembre.
Il guasto ha interessato un elemento fondamentale dell’acceleratore, la testata, dove sono racchiusi i sistemi di produzione, di controllo e delimitazione del fascio di raggi.
Al fine di limitare al massimo i disagi dei pazienti, la Struttura Complessa di Radioterapia, diretta dal dottor Filippo Bertoni, ha attivato tutte le procedure del caso: parte dei 55 pazienti che ogni giorno vengono curati con la macchina guasta sono stati dirottati sulle altre macchine in dotazione compatibilmente con la patologia trattata. Per quei pazienti le cui esigenze terapeutiche rendono indispensabile attendere la piena efficienza di quell’acceleratore, sono già stati elaborati piani di recupero delle sedute di trattamento non effettuate fino ad esaurimento dell’intero ciclo terapeutico. A questo scopo saranno effettuate sedute straordinarie al sabato e, ove le indicazioni terapeutiche lo consiglino, doppie sedute giornaliere. Questa attività straordinaria proseguirà fino a compensazione dei ritardi sulle liste d’attesa.

La Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, considerato che lo stesso acceleratore lineare, pur essendo l’ultimo installato, aveva avuto altri gravi problemi anche nel giugno scorso, si è attivata con la ditta fornitrice affinché il problema di continuità di funzionamento di questa importante attrezzatura venga definitivamente risolto.

“La nostra priorità assoluta – ha commentato il direttore generale Stefano Cencetti – è evitare disagi e preoccupazioni soprattutto a quei pazienti le cui condizioni necessitano di partico-lare attenzione. Per questo motivo non possiamo tollerare oltre che un problema tecnico, per quanto serio, possa incidere così pesantemente sulla qualità dell’assistenza e sulla continuità delle cure”.
















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