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Remo Bodei cittadino onorario di Modena

“Sono onorato e commosso per questo riconoscimento, che lega ancora più strettamente le vicende della mia vita alla città di Modena. La frequento, infatti, assiduamente da quasi trent’anni ed ad essa, senza saperlo, sono stato legato sin da bambino, da quando facevo la raccolta delle figurine e da quando, andando allo stadio, dopo il Cagliari, mi piacevano i ‘canarini'”. Con queste parole, il filosofo Remo Bodei, supervisore scientifico del Festival filosofia e professore alla University of California di Los Angeles, negli Stati Uniti, ha accolto oggi pomeriggio, nella Sala del Consiglio comunale, la cittadinanza onoraria di Modena.


Il riconoscimento, finora assegnato dal Comune solo all’allenatore di pallavolo Julio Velasco nel 1990 e al pilota di Formula 1 Michael Schumacher nel 2001, viene conferito – ha ricordato nel suo intervento il presidente del Consiglio Ennio Cottafavi – “a persone che, pur non essendo nate a Modena, per particolare impegno e capacità dimostrata nel campo del lavoro, della cultura, dell’arte, della scienza, dello sport, abbiano recato particolare lustro alla città anche sotto il profilo dell’immagine”.

Le motivazione dell’onorificenza, conferita dal Consiglio comunale, sono state illustrate dal sindaco Giorgio Pighi. “Il professor Remo Bodei – ha detto il sindaco – ha svolto un ruolo di primo piano nel delineare lo spessore internazionale del Festival della Filosofia, che ha posto all’attenzione di un vasto pubblico la città di Modena e la sua capacità di divenire una capitale della cultura, un luogo aperto alla conoscenza e alla condivisione del sapere favorendo un incontro straordinariamente partecipato e appassionato tra decine di migliaia di cittadini e i maggiori esponenti del pensiero e della cultura contemporanei”.

Dopo aver ricevuto dal sindaco le chiavi della città e la pergamena con le motivazioni dell’onorificenza, Bodei ha preso la parola per una breve lezione dal titolo “Pensare il futuro”.
“Dei modenesi ho sempre ammirato lo spirito civico, la capacità di unire l’alta tecnologia delle Ferrari e delle Maserati a una qualità della vita senza pari”, ha detto, tra l’altro, Bodei. “Il vostro l’amore per l’arte e per il sapere è testimoniato dalla splendida cattedrale, dai suoi teatri, dalle biblioteche, dai musei e dall’aver dato i natali a personaggi come Luciano Pavarotti (che ho ora una ragione di più per rimpiangere). Modena – ha proseguito Bodei – è poi una città che dove hanno sede un’antica università, un’Accademia militare da cui escono gli ufficiali dell’esercito e dei carabinieri e la Scuola di Alti Studi in Scienze della Cultura. La simpatia umana e la convivialità dei suoi abitanti, unita all’impegno politico e alla solidarietà umana, sono unanimemente riconosciuti. Mi commuove sempre, passando sotto la Ghirlandina, guardare le numerosissime fotografie di donne e uomini che hanno dato la loro vita per la rinascita dell’Italia”, ha proseguito il filosofo. “Vedo una continuità in questa tendenza a difendere e promuovere i valori di democrazia e libertà nel rispetto delle idee degli altri”.
















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