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Un Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo

Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto: due sommi poeti dell’epica cavalleresca, due reggiani.
Figure che hanno lasciato una traccia indelebile nell’estetica letteraria, nella storia della poesia. Noti nel mondo, poco frequentati nella terra natìa, dove restano un po’ nascosti tra gli anfratti del territorio, come defilati tra gli andamenti irregolari delle colline e i luoghi storici a loro legati, intitolati, a volte integri, a volte diroccati.

Eppure c’è l’evidenza di un genius loci tipicamente reggiano, più ampiamente emiliano, riverberatosi da allora fino a noi nell’opera artistica di tanti moderni cantori del fantastico, dell’immaginifico e dello scavo psicologico profondo al confine con la follia, come Antonio Delfini, Cesare Zavattini, Gianni Celati o Ermanno Cavazzoni.

Da questa convinzione è nato un progetto forte, voluto dalla Provincia di Reggio Emilia, con la Biennale del Paesaggio, in collaborazione con i Comuni di Reggio Emilia, Scandiano, Canossa ed Albinea: il PAB “Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo”. Un Parco ideale e al contempo assai concreto per interconnettere i luoghi della provincia reggiana che vantano legami con la vita e l’opera dei due autori dell’Orlando innamorato e dell’Orlando furioso, riunendoli virtualmente in un unico ampio spazio mentale. Così che quel genius loci di cui ancora la fisicità dei luoghi è impregnata possa rianimarsi e trovare vigore.

Un Parco nel quale avverranno cose, si incroceranno idee e narrazioni, si rivivranno vicende per sovrapporre al territorio, come si presenta ai nostri occhi, un contesto emozionale analogo a quello in cui si trovarono i due poeti quando scrissero le loro opere. L’uomo moderno evocherà le loro suggestioni per risalire alle fonti di quella sensibilità leggera, iperbolica, per lo più comica in Boiardo e ironica nell’Ariosto, che ha generato uno stile letterario tra i più popolari. L’intera provincia potrà riprendere coscienza di questa sua cifra riallacciando un rapporto più diretto con le vivide figure di Orlando, Rinaldo, Astolfo, Gradasso, Angelica e le loro epiche avventure. Ariosto e Boiardo, che oggi sorvegliano austeri i Giardini pubblici di Reggio Emilia rappresentati nelle due statue di Riccardo Secchi, torneranno vitali e attivi anfitrioni nella loro terra natale, “accompagnando” i flussi del turismo culturale lungo itinerari pensati per valorizzare l’identità più profonda del nostro territorio.

I luoghi
I confini geografici di questa grande area intellettuale e fisica al tempo stesso non delimitano un unico luogo, ma un’idea ampia di territorialità che si moltiplica in varie località anche distanti, costituendo una vera e propria mappa geografica che da nord a sud e da est a ovest coinvolgerà gran parte della provincia.
La suggestione e la particolarità dei luoghi che compongono fisicamente questo mosaico daranno vita a una scenografia diversificata nella quale paesaggio, cultura, arte e letteratura già s’intrecciano idealmente: dal Monte Jaco situato sulla sponda destra del Crostolo, tra il castello di Albinea e la chiesa di Puianello, alla Rocca di Canossa; dalla villa quattrocentesca del Mauriziano alle porte di Reggio Emilia, appartenente ai Conti Malaguzzi – famiglia d’origine della madre dell’Ariosto -, alla Rocca medievale di Scandiano, trasformata nel ‘500 dal conte Giulio Boiardo in sontuoso palazzo. La prima rete di corrispondenze individuate per l’avvio del progetto, sintetizzata già da quest’anno in una guida che nel 2008 sarà tradotta anche in inglese, è aperta al contributo di studiosi e appassionati per una sempre più completa integrazione e definizione.
Le iniziative 2007
Il primo pacchetto di iniziative in programma per la fine del 2007 funge da anteprima di una programmazione che si svilupperà poi dal prossimo anno con sempre maggiore ricchezza progettuale. Gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito.
Si comincia sabato 8 dicembre al Mauriziano di Reggio Emilia, con un incontro con lo scrittore Gianni Celati, uno dei più sensibili letterati italiani contemporanei, nel quale protagonista sarà la sorpresa della forza di fascinazione che ancora i poemi cavallereschi possono offrire, in virtù della loro fresca classicità.
Secondo evento in programma è la lettura di testi affidata al Laboratorio Teatrale “L’Oranona”, domenica 9 dicembre presso il Salone d’Onore della Rocca dei Boiardo a Scandiano, nel quale si dispiegherà, percorrendola, la variegata campitura stilistica che dal Boccaccio al Boiardo muove la poesia alla ricerca dell’impossibile.

Immancabile l’incontro con l’opera dei pupi, che ai poemi cavallereschi ispira la vividezza espressiva e di teatralità popolare del proprio repertorio. Grande attesa infatti per domenica 9 dicembre a Canossa e giovedì 13 dicembre ad Albinea, quando la compagnia siciliana Teatroarte-Cuticchio, giudicata la più prestigiosa dell’isola, proporrà uno spettacolo di burattini caratterizzato dalle risonanze teatrali provenienti dalle antiche tradizioni ottocentesche sicule.

A chiudere l’edizione 2007 del PAB, giovedì 13 dicembre nella prestigiosa sede del Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, sarà la Compagnia Aterballetto con la prova generale della “Serata Ariosto”, anteprima aperta agli studenti coinvolti nel Progetto “Ippogrifo Danza e Scuola” della nuova produzione dedicata all’Ariosto che debutterà successivamente sempre al Valli venerdì 14 dicembre e sabato 15 dicembre. La partecipazione alla prova è il punto d’approdo di un percorso multidisciplinare destinato alle scuole medie e superiori curato da Arturo Cannistrà. Nei due titoli in programma Mauro Bigonzetti (“In Canto”) e Walter Mattini (“Parole Sospese”), senza utilizzare stilemi coreografici meramente narrativi puntano al nucleo del pensiero poetico ariostesco, così capace di trascendere i confini temporali e geografici, per coglierne le suggestioni fondanti. Dal pensiero politico e civile fino alla pazzia e ai conflitti interiori, la condizione dell’essere umano cinquecentesco come di quello contemporaneo si strugge delle stesse pulsioni. Ariosto rivive così in tutta la sua contemporaneità grazie all’interpretazione sensibile dei due coreografi e alla qualità artistica della prestigiosa compagnia di danza reggiana.

I primi luoghi inseriti nel parco
– Case Malaguzzi – Reggio Emilia
– Parco di Cittadella (Oggi Giardini Pubblici) – Reggio Emilia
– Il Mauriziano – loc. San Maurizio – Reggio Emilia
– La Rocca – Scandiano
– Il Tresinaro – Scandiano
– Villa Torricella – Ventoso di Scandiano

– Chiesa di S.Maria dell’Uliveto – Montericco di Albinea
– Monte Jaco – Albinea
– Il Castello di Matilde – Canossa

Il PAB “Parco culturale dell’Ariosto e del Boiardo” è un’iniziativa promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Biennale del Paesaggio e dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con i Comuni di Reggio Emilia, Albinea, Canossa e Scandiano. Il progetto gode del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia “Pietro Manodori” e di Ccpl.
Per informazioni: Biennale del Paesaggio – Tel. 0522 444431 – Fax. 0522 452349 e-mailBiennale del paesaggio.
















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