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Campi Nomadi a Reggio: Giunta Comunale approva nuove condizioni

Con il nuovo anno, nuove regole per la sosta nei campi nomadi di Reggio. Lo ha deciso la Giunta comunale, con una delibera proposta dall’assessore alle Pari opportunità e Diritti di cittadinanza Gina Pedroni, che ridefinisce condizioni e modalità di pagamento delle tariffe, comprese quelle di energia elettrica e acqua, in particolare per i campi di via Ancini a Roncocesi e via Da Genova a Roncina. L’obiettivo è di accrescere la responsabilizzazione nell’utilizzo delle zone comuni e, appunto, nei consumi di energia elettrica e acqua.

“Equità e rigore – dice l’assessore Pedroni – sono i criteri che ci hanno guidato in questa decisione. La delibera è in piena coerenza con le strategie, coraggiose e certo non facili, di coesione e inclusione sociale adottate dall’Amministrazione per i nomadi. Gli obiettivi sono accrescere la responsabilità e l’autonomia delle famiglie, favorire l’uscita dalla ‘logica del campo’ e avvalorare la logica del Patto sociale, della lealtà e legalità, senza ‘buonismi’ e concessioni gratuite, per un’emancipazione culturale delle famiglie di Sinti. Un percorso che stiamo costruendo insieme, con rigore. Vogliamo favorire in particolare il riscatto delle giovani generazioni, con il progressivo inserimento scolastico e lavorativo. Reggio ha già ottenuto buoni risultati in tal senso. Ciò costituisce un vantaggio per la comunità Sinti e per la comunità reggiana tutta”.

“Con il progetto di ristrutturazione dei campi di via Ancini (completato nel 2005) e via Da Genova (in corso di ultimazione) l’Amministrazione comunale – si legge nella delibera – ha inteso restituire dignità e qualità all’habitat della comunità Sinta che vive in queste aree-sosta e avviare un percorso di maggiore responsabilizzazione e autonomia delle famiglie ospiti”, lavorando su due ambiti strettamente collegati:
1) quello sociale, con il rafforzamento degli interventi di mediazione sociale sul posto, per favorire l’inserimento in ambito scolastico, formativo e lavorativo, migliorare la relazione con il territorio e la coesione sociale interna, sostenere e orientare nella acquisizione di consapevolezza e responsabilità sui propri doveri: dalla trasparenza reddituale ai compiti genitoriali alla compartecipazione alle spese di gestione del campo;
2) quello strutturale-organizzativo, con una diversa e migliore organizzazione degli spazi all’interno dei campi. In questo caso, le principali innovazioni riguardano: la suddivisione dei campi in zone, attrezzate e dotate di servizi igienici, docce e punto di prelievo dell’acqua per usi domestici, dove ogni gruppo familiare allargato può collocare le proprie campine; l’abbandono del sistema di fornitura dell’energia elettrica con unico contatore a forfait e la installazione di contatori individuali per nucleo familiare. Quest’ultima innovazione consente una maggiore razionalizzazione delle singole utenze e sui consumi di ogni famiglia e offre la possibilità di intervenire caso per caso in presenza di eventuali abusi o di mancato pagamento della tariffa per la sosta.
Già per il campo stabile di via Ancini – si legge ancora nella delibera – queste modifiche organizzative hanno consentito di apprezzare miglioramenti soprattutto sul versante della autonoma gestione di porzioni di aree e strutture a servizio delle famiglie ospiti e sul regolare pagamento delle tariffe per la sosta, ormai realizzato e consolidato. L’imminente completamento della ristrutturazione del campo di via Da Genova secondo le stesse modalità di via Ancini, costituisce una importante occasione per effettuare un ulteriore passo nella direzione dell’autonomia e della responsabilità nella compartecipazione alle spese di gestione dei campi.

Si dispone ora che “per entrambi i campi ristrutturati di via Ancini e via Da Genova, i contratti di fornitura per l’energia elettrica vengano stipulati direttamente fra ente erogatore e famiglie ospiti; di sostituire l’addebito delle tariffe per la sosta con l’addebito diretto della fornitura di energia elettrica; di dare attuazione alle predette misure con decorrenza dal primo gennaio 2008, fatti salvi i tempi tecnici per la volturazione o la stipula dei nuovi contratti individuali”.

Riguardo alla terza area di sosta stabile, “quella di via Gramsci – per la quale non sono previsti interventi di ristrutturazione analoghi a quelli delle altre aree sosta, ma una progressiva trasformazione in favore della sistemazione dei nuclei familiari in nuovi spazi (microaree) – in considerazione delle condizioni di degrado e sovraffollamento del campo e della presenza di numerosi nuclei familiari multiproblematici con gravi e complessi disagi economici, sociali e sanitari, in accordo con i servizi sociali di riferimento, si conferma l’esonero dal pagamento delle tariffe per la sosta”.

“Le nuove determinazioni sulla gestione dei campi – si rileva nella delibera – comportano, oltre che una prevedibile diminuzione delle spese dirette di gestione, un indubbio beneficio anche sul versante della semplificazione amministrativa e procedurale (fatturazioni e adempimenti conseguenti).
Ritenuto di razionalizzare anche la gestione amministrativa dell’area di sosta invernale per giostrai di via Calvetro, sulla scorta dell’esperienza maturata dalla sua istituzione, ottimizzando il rapporto costi-benefici della mera gestione amministrativa e rafforzando gli interventi di integrazione e sostegno socio-educativo. Si ritiene, a questo fine (ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento di gestione dell’area di sosta temporanea per operatori di spettacolo viaggianti), con decorrenza dalla stagione invernale 2007-2008, di: differenziare le tariffe per la sosta in funzione della durata, allo scopo di incentivare la continuità e la stabilità della permanenza stagionale per favorire la regolare frequenza scolastica e la costruzione di progetti di inserimento lavorativo o di formazione per adolescenti nel periodo di forzosa inattività invernale”.
















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