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Carpi: rendiconto 2007, ok dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di ieri, giovedì 19 giugno, ha discusso il Rendiconto dell’ente locale relativo al 2007. A presentarlo in aula l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti: gli investimenti sono ammontati a 14,461 milioni, di cui 5 spesi per le infrastrutture e oltre 4 per il patrimonio storico-architettonico, finanziati attraverso varie fonti.

L’avanzo corrente è arrivato a 2,08 milioni, quasi tutti prodotti da residui: è vincolato a ridurre l’indebitamento per gli investimenti per l’80% La firma del nuovo contratto di lavoro per i dipendenti ha portato ad un risparmio di 300 mila euro. Le entrate da oneri di urbanizzazione sono scese invece da 9,7 a 8,6 milioni di euro tra 2006 e 2007: di questi il 45% è stato usato per la spesa corrente. “Per il 2008 – ha ricordato Allegretti – si prevede che questo introito sarà più basso di un milione”. All’Unione, che con un bilancio di 26,5 milioni ha prodotto un avanzo di 236 mila euro, sono andati da Carpi 11,8 milioni, a cui si sommano i proventi da contravvenzioni e le rette per i servizi scolastici. I servizi a domanda individuale hanno coperto il 41% dei costi, ovviamente variando dal 100% delle onoranze funebri a dati decisamente marginali per Videoteca e Fonoteca comunale ad esempio. Stabilizzati nel corso dell’anno passato 27 rapporti di lavoro di personale della scuola per le Terre d’argine e 8 per il Comune, oltre a 14 per la Polizia municipale. Rispetto alle operazioni con derivati il Comune al 31 dicembre scorso ne aveva in atto tre, che hanno consentito di alimentare un fondo ora dotato di 643 mila euro. Le entrate correnti hanno visto fare la parte del leone all’Ici, 19,9 milioni circa, e su 2712 atti di accertamento solo in cinque casi si è arrivati ad un ricorso. Accertati 4,42 milioni dall’addizionale Irpef, aumentata dallo 0.2 allo 0.5 per mille, e entrati nelle casse comunali anche 827 mila euro per l’imposta di pubblicità e 259 mila per i diritti di affissione. Le uscite, che si sono attestate sui 54 milioni e 543 mila euro (-5.88% sul 2006) sono servite soprattutto per pagare le spese generali (15 milioni), le Politiche sociali (10.7), l’Istruzione (11.9), e poi Cultura (5.1), viabilità (4) e Ambiente e territorio, 3,2 milioni. Il personale comunale ammontava a fine 2007 a 222 unità più 39 dipendenti non di ruolo: 22 i pensionamenti nel corso dei dodici mesi trascorsi.
Allegretti ha commentato questi dati sottolineando che rispetto a quanto preventivato gli investimenti effettuati nel 2007 sono stati decisamente minori (ad esempio non si è concretizzato l’acquisto della Collezione Severi per due milioni di euro), che si sono sbloccati fondi accantonati dal 2003 (1,2 milioni) per gettiti presunti che non si sono rivelati tali, ha criticato la scelta del Governo di tagliare l’Ici sulla prima casa “un meccanismo non proprio federalista di ritorno ai Comuni, era meglio mantenerla per detrarla fiscalmente dall’Irpef”. Ha inoltre sottolineato come il polo catastale sia ora un’opzione congelata. “Crediamo sia stato un anno positivo – ha detto – e speriamo di essere coinvolti nella discussione sul federalismo dal Governo: anche attraverso quanto fatto con le Terre d’argine crediamo di avere contribuito a innovare nel campo delle autonomie locali, imboccando una strada concreta di riforma, che però non ci è ancora stata riconosciuta dal punto di vista economico dalla Regione”. Il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Giovanni Ravelli ha poi ricordato il ruolo da esso svolto nell’assicurare il rispetto della normativa e a supporto delle attività gestionali dell’ente. Il Collegio ha dato parere favorevole al Rendiconto sottolineando però che i proventi degli oneri di urbanizzazione andrebbero utilizzati per gli investimenti e non per la parte corrente: Ravelli ha ricordato che nei mesi passati un ispettore ministeriale ha visitato gli uffici municipali senza elevare però addebiti sostanziali. “Sono state riscontrate questioni minimali e abbiamo trovato convincenti le spiegazioni date dal Comune. A Carpi non abbiamo mai riscontrato irregolarità contabili gravi, i fondamentali economici sono buoni e l’avanzo è vero. Carpi è stata poi fortunata ma attenta sui derivati, utilizzando i vantaggi di queste operazioni finanziarie non per le spese correnti ma accantonandoli in un fondo”.
Nel dibattito sono intervenuti sei consiglieri comunali e il Sindaco Enrico Campedelli: Massimo Valentini (Rc) si è detto favorevole alla stabilizzazione del debito statale più che alla sua riduzione, ricordando come a suo parere la prima emergenza nazionale sia “la carenza di alloggi popolari, asili nidi, strutture per anziani, altro che Tav, Ponte sullo Stretto e spese militari, oppure la Biblioteca Loria a Carpi. Dobbiamo porre in atto politiche anticicliche: i soldi di Aimag utilizziamoli per le politiche sociali a favore di chi ha necessità; possiamo poi tagliare il 70% delle consulenze e i costi per pubblicizzare le iniziative comunali”. Roberto Andreoli (capogruppo di Forza Italia) invece ha criticato le lamentele di Allegretti sul taglio dell’Ici, ricordando che nel 2007 si sono realizzati la metà degli investimenti previsti e ridotte le spese. “Carpi dà il 70% dei fondi dell’Unione con il 65% degli abitanti, 179 euro ad abitante quando a Novi sono 110. C’è dunque uno squilibrio, e dire che si sono omogeneizzate rette e riffe dei servizi educativi e scolastici nasconde il fatto che Carpi non ha avuto servizi aggiuntivi. Le spese per il personale poi sono in forte aumento sfondando il parametro del 41% sulle spese correnti. Per due anni ci siamo giovati di entrate straordinarie che non ci saranno più, e così si usano gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti mentre la quota di azioni Aimag non è stata ancora venduta e gli investimenti sono crollati, con un 15% in meno nella percentuale di realizzazione. Tra i progetti flop – ha affermato – ricordo la Piscina, un piano irrealistico, la nuova sede comunale che chissà quando si farà mentre non ci sono atti formali per il decollo della Fondazione Alberto Pio: gli istituti culturali hanno aumentato del 90% le spese di funzionamento mentre gli eventi sono diminuiti del 20%. 200 mila euro è costata in due mesi la Biblioteca Loria e bisognerebbe che gli altri comuni delle Terre d’argine compartecipassero alle spese. E diventa difficile togliere dalla testa dei carpigiani che la Polizia municipale sia la longa manus del Sindaco per fare cassa, visto che nella Relazione revisionale e programmatica si riporta che sono aumentate da 5454 a 7868 le multe per divieto di sosta tra il 2006 e il 2007”.
Lorena Borsari (Gci) ha sottolineato alcuni passaggi della relazione di Allegretti spiegando come sarebbe utile decidere settore per settore in sede di preventivo quanto personale serve in base alle mansioni da svolgere e che la Giunta desse un indice di turn over. “Per l’Ici nel 2007 abbiamo versato 279 euro, 7 euro in meno, irrisorio il regalo di Prodi: per i rifiuti 228,57 a testa: dalle tasse locali proviene il 66.87% del totale e in questo modo ogni abitante subisce una pressione finanziaria di 604 euro, mentre 220 sono gli euro per abitante relativi alla spesa per investimenti, quando invece che 33 milioni ne abbiamo impiegati l’anno scorso solo 14,5. Non posso dirmi molto soddisfatta ma ci si può consolare con chi non ha servizi sufficienti, i rifiuti in strada e i clandestini che sbarcano sulla spiaggia”. Giuseppe Donatiello (Udeur) criticando in apertura le affermazioni di Valentini ha poi voluto ribadire nel suo intervento gli aspetti positivi contenuti nella relazione di Allegretti, ringraziando lo staff del Settore Ragioneria del Comune: “a Carpi – ha detto – il rapporto con i cittadini è estremamente costruttivo e si tiene conto delle istanze che vengono avanzate da cittadini e istituzioni. Speriamo di fare in fretta con il progetto della nuova piscina e peccato non si siano potute acquisire le opere della collezione Severi per aumentare il numero di visitatori”. Dopo Cristiano Terenziani (Pd) ha poi espresso il suo parere Claudio Boccaletti (LtC), che ha criticato l’uso di risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione per gli investimenti e ha proposto l’utilizzo del project financing per finanziare le opere che non si sono realizzate, in collaborazione tra pubblico e privato, ricordando come sarebbe meglio non avere avanzi di bilancio per sostenere famiglie e cittadini. Il Sindaco Campedelli ha chiuso il dibattito difendendo l’operato del Comune e ricordando le tante iniziative portate a termine dall’amministrazione, dicendosi preoccupato per lo stato della discussione sul federalismo che porta poi le strutture periferiche dello Stato a chiedere aiuto all’ente locale e ribadendo che il project financing prevede che quest’ultimo debba dare la disponibilità della metà dei fondi. “Capisco le posizioni dettate dal gioco delle parti e dalle elezioni che si avvicinano – ha concluso – ma sono buone le prospettive per il futuro della città”. Il Rendiconto è stato approvato da Pd, Udeur, Verdi e Sd, astenuti Ltc e Gci, contrari Fi, Lega, An.
















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