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Festival filosofia è anche cinema

Con una lezione magistrale di Enrico Ghezzi dedicata alle visioni di città elaborate dal cinema del Novecento e analizzate sia nella loro dimensione utopica e critica, che in quella fantastica e avventurosa si inaugura venerdì 19 settembre alle 20.30 alla Sala Truffaut di via degli Adelardi la rassegna cinematografica “Città dell’utopia”, curata da Alberto Morsiani (ingresso con la tessera Truffaut 2008-2009, in vendita a 3 euro).


Alle 22 si proietta il film “La zona” di Rodrigo Plà, incipit da pellicola del filone apocalittico, con il quartiere-bene utopico di Città del Messico rigidamente separato dal resto della metropoli con le sue bidonvilles. Basterà un incidente casuale per creare il temuto o sperato corto circuito tra il dentro e il fuori. Alle 23.45 si proietta “Berlin-Jerusalem” di Amos Gitai, ambientato nella Berlino primo Novecento dove due ebree condividono l’ideale di una Palestina in cui giudei e arabi convivano armoniosamente. Un’utopia destinata a svanire quando le due donne si ritroveranno a Gerusalemme. Ispirato all’esperienza della scrittrice Else Lasker-Schuler e della rivoluzionaria russa Mania Shokar, il film ribalta ogni luogo comune sulla questione palestinese.

A Carpi storie inventate e false biografie
Sono realizzati come veri e propri documentari, con le stesse tecniche e lo stesso linguaggio, ma raccontano storie inventate e false biografie. A questi singolari filmati – “Mockumentaries” – Carpi dedica una breve rassegna curata per il Festival filosofia dalla biblioteca Loria e dallo Spazio Giovani Mac’è.
Venerdì 19 settembre alle 21, nell’auditorium della biblioteca, sarà proiettato “Forgotten silver” di Peter Jackson, incentrato sulla figura di un regista neozelandese, ritenuto uno dei pionieri del cinema e una figura cardine della settima arte. Davanti agli occhi dello spettatore scorrono documenti video e reperti che inducono a credere ingenuamente in ciò che si vede. Ma anche Colin McKenzie, il supposto genio del cinematografo dei primordi, esiste solo nella fantasia del regista.
Alle 22.30, sempre nell’auditorium della biblioteca Loria, sarà proiettato “This is Spinal Tap” (1984) del regista Rob Reiner, pellicola nella quale si narrano le esilaranti gesta di un fantomatico gruppo: gli Spinal Tap, appunto. Il linguaggio è il medesimo del canonico documentario musicale: interviste, riprese live, dietro le quinte, video musicali, telecamera barcollante, ma è tutto frutto di finzione. È una vera e propria biografia immaginata, creata ad hoc per ingannare e intrattenere lo spettatore.
















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