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In Emilia Romagna alta adesione a sciopero Cgil settori privati

La pioggia battente su tutta l’Emilia Romagna non ha fermato la protesta dei lavoratori dei settori privati della regione, che oggi sotto le bandiere della Cgil hanno scioperato per quattro ore e manifestato contro le politiche del governo che tagliano diritti del lavoro e stato sociale, a sostegno del piano straordinario anticrisi proposto dalla Cgil nazionale, per contrastare il rischio di accordo separato sulla riforma della contrattazione sulla base delle linee guida sottoscritte da Confindustria, Cisl e Uil.

Nel complesso delle undici manifestazioni territoriali svolte in regione – in gran parte cortei, ma anche presìdi alle sedi di Confindustria e grandi assemblee – i partecipanti sono stati oltre cinquantamila: 20.000 a Bologna, 10.000 a Reggio Emilia, 6.000 a Modena, 5.000 a Parma, 3.500 a Cesena, 2.000 a Ferrara e altrettanti a Forlì, un migliaio a Rimini, 500 a Ravenna, 2.000 a Piacenza, 500 a Imola. Nelle iniziative, insieme agli interventi dei dirigenti della Cgil, hanno parlato delegati di aziende in crisi, lavoratori precari e immigrati: è emerso così un quadro di forte preoccupazione per la crisi generale che investe il paese ma anche per i problemi crescenti che pesano sul lavoro e l’economia in Emilia Romagna. Alta l’adesione allo sciopero proclamato dalla sola Cgil nei settori privati dell’industria, artigianato, agricoltura e servizi.

“I lavoratori dell’industria e del privato della nostra regione – commenta soddisfatto il segretario generale Cgil regionale Danilo Barbi – oggi hanno preso la parola per opporsi alla volontà di realizzare un accordo separato con Confidustria sulle regole contrattuali e per denunciare la mancanza di una politica del governo contro la crisi. La Cgil dell’Emilia Romagna aveva deciso di rompere gli indugi con la proclamazione dello sciopero di oggi e i lavoratori ci hanno dato ragione. Il dato più importante della giornata è la riuscita particolarmente significativa dello sciopero nelle grandi imprese della regione. Il successo dello sciopero e delle manifestazioni è di buon auspicio per il prossimo appuntamento di mobilitazione con lo sciopero generale nazionale del 12 dicembre, durante il quale promuoveremo in Emilia Romagna una grande manifestazione regionale”.

Alcuni dati dello sciopero
– Settore metalmeccanico: in provincia di Reggio Emilia Tecnogas operai 100%, Emak 70% (operai 80%), Reggiane 70% (90% operai), Interpump 95% (operai 100%); a Ravenna cantieristica 65%; a Forlì Bonfiglioli 70%, Maraldi 98%; a Cesena Fira, Celbo e Sacim 100%; a Rimini SCM 70%, Master Wood 80%; a Parma Ocme 70%, Sidel 80%; nel bolognese 80% Bonfiglioli, 70% Ducati E.; nel modenese media settore 80%, Fiat 60%.
– Settore costruzioni: punte dell’80% nei cantieri Coopsette e Tecton di Reggio Emilia, Pavimental Bologna, CMC e Iter Ravenna, fermo il cantiere Astaldi che lavora sull’Alta velocità; nel bolognese 80% Mascagni, Tecnoform e Gazzotti; nel modenese media di settore 60/70%, Coop edili 90%.
– Settore agroindustria: a Parma 100% Parmalat, Boschi e Nestlè; a Reggio Emilia 100% Cantine Riunite, 90% Gruppo Aia; nel bolognese 80% Granarolo, 85% Segafredo, 90% Apofruit; nel
cesenate 100% Martini, Gima e Centrale ortofrutticola; a Forlì 70% Pollo del Campo; nel ferrarese 80% Amadori, 70% Zanzi Vivai; nel modenese media settore 70%, nelle coop 90%.
– Settore commercio (hanno scioperato i lavoratori soggetti al contratto Confcommercio che operano su cinque giorni): a Reggio Emilia aziende Franzini e Carboni 70%; a Cesena chiuse Casadei Metalli e Rexel; a Rimini 50% Mercatone, 80% Logistikk, 40-50% Fiera; nel modenese media settore 60%, Cna 80%, Erma 95%.
– Tessile abbigliamento: nel bolognese 85% La Perla e BVM, 80% Magli; a Reggio Emilia 100% operai Mariella Burani, 90% Manifatture S. Maurizio; a Modena media di settore 65%, Simint 70%.
– Chimica-ceramica-gomma: a Modena media settore 70%, Florgres 80%; a Reggio Emilia Marazzi e Majorca 90%, Casalgrande Padana 80%, Procter&Gamble 80%; nel bolognese Cervellati 90%, Inver 70%, Redi 80%.
















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